Staurenghi e la F1 vista dall'hospitality Pirelli. Il GP di Spagna

Staurenghi e la F1 vista dall'hospitality Pirelli. Il GP di Spagna
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Christian Staurenghi, Responsabile del catering nell'hospitality Pirelli, ci racconta il Gp di Spagna dal suo punto di vista. Tanti i ricordi: protagonisti d'eccezione la polizia locale e Fernando Alonso in missione speciale al supermercato...
9 maggio 2015

Finalmente siamo rientrati in Europa dopo un assaggio di 4 gare extraeuropee. Non vi nego che finalmente riesco a dormire senza fare i conti con fuso orario e climi da circo. Il carrozzone si ferma a Barcellona, tappa fissa per me e per la F1. Tanti test in passato venivano fatti a Barcellona e si passava molto tempo in Spagna. Il risultato era che si instauravano amicizie durature e consolidate poi negli anni. Andando a trovare il nostro amico Poli abbiamo avuto la occasione di visitare la cella di Granollers, fortunatamente era solo una visita al comando di polizia, ma la foto è da qualche parte nel nostro archivio e non lascia scampo alla vista di sbarre.

L'inseguimento che non ti aspetti

Ben più paradossale, fu la situazione creatasi anni fa alla festa di inizio anno della Gp2 in centro a Granollers. Dovevamo seguire l’auto della Polizia a sirene spente per essere trasferiti all ‘evento per evitare di intasare il traffico, ma ad un certo punto la sirena si accende e l’auto parte a razzo e con lei noi dietro. Peccato che aveva avuto una segnalazione e noi non eravamo al corrente. Morale ci siamo ritrovati a rincorrere la polizia a sirene spiegate e nel bel mezzo di un arresto. Il nostro capo che seguiva noi aveva una espressione perplessa, i miei compagni d’auto, divertiti per l’accaduto a ridere come dei matti. Bei ricordi.

 

Non è solo lavoro, si creano situazioni che rendono le giornate dure ed impegnative ma anche un po’ più piacevoli e leggere. Il rapporto con la settimana di Barcellona è molto aperto e sentito, anche quando si va a fare le spese e senti che provano piacere nel vederti non solo perché porti denaro, acquistando merce, ma anche perché sei riuscito a farti volere bene. Ci vuole serenità per fare questo mestiere e alcune situazioni non sempre aiutano, ma si sa tutto il mondo del lavoro è cosi e da soli le cose sono dure da cambiare,. 

 

La qualità dei prodotti per la ristorazione sono di facile reperibilità nella ragione, grazie anche a strutture come la Makro dove la Formula 1 si appoggia. Con il mare vicino i prodotti freschi fanno la differenza rispetto ad altri gp. Anni fa si cucinava in piccole cucine con un supporto di un bus a uno o due piani, oggi mastodontici semirimorchi trasformabili ne hanno preso il posto con cucine sofisticate e personale da Hotel di lusso.

Ritorno in Europa, profumo di casa

La settimana passa bene, non si ha molto tempo per ragionare, bisogna essere pronti, i motorhome brillano nel paddock lustri per la prima, come alla scala, si accendono i fornelli, una musica esce dalla cucina, un profumo di soffritto, odore di spezie, qua e là sapori diversi, sensazioni dolci, vaniglia, limone. Siamo tornati in Europa, mancava, è diverso sembra di essere tornati a casa, nel tuo ambiente. Il paddock mormora, si parla di calcio, visto la vicinanza al Camp Nou nel cuore di Barcellona e due squadre spagnole e una italiana in semifinale. Si scherza, ci si prende un po’ in giro e si avvicina il week end pronto a dare emozioni, emozioni da corsa.

 

Si rimane qui fino a mercoledì, ci sono i test da fare. La Spagna ci ospita e i suoi ristoranti sono ospitali, con prosciutto, paella o altro made in Spain, ma sempre latino è, un paese come il nostro, in alcuni casi da cui prendere spunto, imparare. La ristorazione, il mondo che mi ha rubato il cuore da ragazzo e mi ha fatto fare passo dopo passo le mie scelte, da lavapiatti a cameriere, ad aiuto cuoco a responsabile, da ristorante alla F1 e Gp2, mai perdendo di vista da dove partire. Umiltà, sacrificio, rispetto. Lo impari sulla tua pelle quando lavori in questo ambiente che per alcuni è dorato, per noi che ci stiamo dentro è sacrificio e dedizione, con le famiglie, per chi le ha, lontane e speranzose. Non è facile, garantito.

Alonso in pole... al supermercato

Parole, rumori emozioni di un week end che ha in Alonso, Sainz e altri piloti i porta bandiera. Ma dove sono i nostri giovani rappresentanti? Forza ragazzi, dal ristorante sono passati Fisichella, Trulli, Zanardi, Alboreto, Nannini, De Cesaris e tanti altri….. e quante serate a colpi di tagliata vino e paste fatte in casa. Ambiente sano semplice che ancora si può trovare in GP2 Gp3 nei week Europei dove la F1 fa capolino.

 

Ma per tutti un aneddoto, un ricordo storico. Anni fa, durante i test F.1, eravamo di passaggio da un GP all’altro, avendo Alonso come collaudatore della Renault, e non avendo posto sul camper, abbiamo caricato una serie di batterie di pentole, pasta, ragù e altro ancora, sull’utilitaria di Fernando. Che una volta arrivato in pista ha scaricato tutto da solo e poi, visto che a Trulli mancavano i biscotti per il the, rispedimmo Alonso al supermercato a fare altra spesa. Altri tempi, altri piloti ma gente di cuore. E ora, come ex Gran cerimoniere di casa Renault ( nomignolo datomi da un giornalista anni fa ) che cominci il Gp week end il ristorante è aperto.

 

Christian Staurenghi

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