Vettel domina la seconda sessione di libere ad Austin

Vettel domina la seconda sessione di libere ad Austin
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Paolo Ciccarone
Vettel domina il 2° turno di libere del GP di Austin, seguito da Webber e Alonso che chiudono dinnanzi a Hamilton, Button e Massa| <i>P. Ciccarone, Austin</i>
16 novembre 2012

Austin - E’ Sebastian Vettel il più veloce sul nuovo tracciato di Austin, in Texas, c’è poco da fare: nelle due sessioni di prove libere il pilota della Red Bull ha fatto paura a tutti, compreso il compagno di squadra Webber che si è preso 7 decimi di distacco riuscendo a tenersi dietro la Ferrari di Alonso per appena 8 millesimi di secondo.

Insomma, il primo giorno di prove ha fatto capire due cose; la prima, si tratta di un circuito difficile da imparare e con poca aderenza, e qui scatta la seconda fase: con asfalto scivoloso conta il carico aerodinamico e qui si vede come la Red Bull sia davanti a tutti. Poco da fare allora anche se la speranza di una gara positiva per la Ferrari c’è.

In fondo Alonso si è messo dietro le McLaren e una Red Bull, quella di Webber, è a pochi millesimi. Sarà quindi una sfida a due senza terzi incomodi alla Hamilton, quarto davanti a Button e Massa, che potrebbero dare fastidio.

Il tracciato è piaciuto a tutti i piloti che lo hanno definito impegnativo e selettivo, ma ad Austin si è parlato anche della proposta di introdurre la licenza a punti, proprio come la patente in Italia.

Ad ogni infrazione si tolgono dei punti e chi li perde tutti, salta una gara. Molte le polemiche e le difficoltà, ma Charlie Whiting, direttore di gara, ha deciso che fra sette giorni in Brasile ne parlerà con le squadre per trovare una soluzione adeguata che dopo i casi Grosjean e Maldonado durante l’anno, hanno indotto a trovare soluzioni certe per evitare colpi di testa di piloti dal sangue bollente.

Ma intanto, oltre a quanto accade in pista e dietro, si sta accendendo l’interesse anche per l’altro aspetto vitale della F.1, la televisione, senza dimenticare la crisi che colpisce l’Europa e che rischia di far saltare il prossimo GP di Germania nel 2013.

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