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Quando si parte per un lungo viaggio in auto, magari sotto il sole cocente di luglio o agosto, si pensa spesso a climatizzazione, consumo carburante, pause autostradali. Ma c’è un aspetto che gli automobilisti trascurano troppo spesso: la salute delle reni e della schiena. Le alte temperature aumentano il rischio di disidratazione, un problema serio per chi guida per ore senza bere a sufficienza. In parallelo, la posizione statica e la pressione costante sulla zona lombare mettono in difficoltà la schiena, soprattutto nei soggetti già predisposti a lombalgia o sciatalgia.
Il ruolo dell’idratazione: le reni lavorano di più con il caldo
Le reni filtrano il sangue ed eliminano le scorie tramite l’urina. In estate, la sudorazione intensa riduce il volume di liquidi disponibili per questo processo. Se non si beve a sufficienza, il rischio è quello di affaticare i reni, favorire la formazione di calcoli, o peggio ancora compromettere la funzione renale nei soggetti più fragili.
Cosa fare?
Bere piccole quantità ma frequentemente (mezzo litro ogni ora è un buon riferimento).
Preferire acqua naturale, evitando bibite zuccherate o gassate che aumentano la sete e affaticano l’organismo.
Evitare di arrivare ad avere sete: quando si avverte, è già un segnale di disidratazione in atto.
Postura corretta in auto: attenzione alla zona lombare
La zona lombare è quella che soffre di più nei viaggi lunghi, soprattutto nei SUV o nelle auto con sedili poco ergonomici. Una postura sbagliata può causare compressione dei dischi intervertebrali, infiammazioni e, nei casi peggiori, scatenare crisi di lombosciatalgia.
I consigli degli esperti ortopedici:
Regolare il sedile affinché le gambe siano leggermente flesse e non troppo distese.
Lo schienale va inclinato tra i 95 e i 105 gradi, mai troppo verticale né troppo reclinato.
La distanza del sedile dai pedali dev'essere tale da fars sì che le ginocchia assumano un angolo di 120°
Usare un supporto lombare (anche un piccolo cuscino o un asciugamano arrotolato può aiutare).
Tenere il volante alla giusta distanza al corpo, con i gomiti rilassati che dovrebboero formare un angolo di 90°.
Ogni 2 ore massimo, fermarsi e camminare per 5-10 minuti: aiuta la circolazione e scarica la schiena.
Attenzione anche all’aria condizionata
L’aria condizionata diretta sulla schiena o sui reni può peggiorare la situazione. Molti automobilisti viaggiano con getti d’aria rivolti proprio verso il basso schiena, provocando contratture muscolari o fastidi renali.
Meglio:
Mantenere il clima tra i 22° e i 24°C.
Orientare le bocchette verso il centro abitacolo o verso il parabrezza.
Se possibile, usare la ventilazione automatica per evitare sbalzi termici.
Meglio prevenire che curare
In estate le emergenze mediche da calcoli renali o blocchi lombari aumentano sensibilmente, specie nei giorni successivi ai grandi esodi. Un viaggio lungo e mal gestito può lasciare il segno, anche a distanza di giorni. Chi ha una predisposizione a problemi renali o soffre di lombalgia cronica dovrebbe parlarne col medico prima di partire, eventualmente prevedendo un antidolorifico da tenere in auto (su indicazione del proprio medico curante).
In sintesi:
Bevi almeno 2 litri d’acqua al giorno, anche in auto.
Sosta ogni 2 ore per sgranchire gambe e schiena.
Regola bene sedile e volante per una postura corretta.
Proteggi la zona lombare con un supporto adeguato.
Evita l’aria fredda diretta sulla schiena.