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La stagione in corso non si sta sviluppando come Max Verstappen sperava. Dopo quattro titoli mondiali consecutivi, l’olandese si ritrova in una situazione che non viveva dal biennio 2020-2021. Nonostante il suo talento resti indiscusso, la monoposto non gli consente di lottare con costanza per la vittoria nei Gran Premi e, di conseguenza, di essere realmente in corsa per il Mondiale. Questo, però, non sembra aver intaccato il suo spirito.
Anni di dominio da parte della Red Bull si sono improvvisamente interrotti lo scorso anno. Complice un regolamento tecnico ormai agli sgoccioli e le prestazioni degli avversari salite al livello della squadra di Milton Keynes, Verstappen ha dovuto lottare duramente per conquistare il quarto titolo nel 2024. La McLaren, infatti, era riuscita a colmare il divario, pur senza portare a casa il titolo piloti con Lando Norris. Quest’anno, invece, arrivati a metà stagione, tutto lascia pensare che difficilmente un colore diverso dall’arancione papaya possa tingere il gradino più alto del podio. Una lotta che si sta trasformando in un dominio: Oscar Piastri e compagno hanno preso il largo, con un vantaggio di 97 punti su Verstappen.
Nonostante il momento complicato per la Red Bull – quarta nel campionato Costruttori con 194 punti, di cui appena sette conquistati da Yuki Tsunoda – l’olandese sembra affrontare la situazione con più serenità del previsto. “Bisogna anche accettare la situazione attuale. Sì, al momento non siamo i più veloci, ma non siamo nemmeno i più lenti”, ha dichiarato al sito ufficiale della F1 in occasione del GP d’Ungheria, l’ultimo prima della pausa estiva. “Vogliamo sempre migliorare, e in realtà era lo stesso anche quando vincevamo. Ora non vinciamo più così tanto. Cerchiamo solo di concentrarci sulla comprensione della vettura, su dove possiamo trovare il tempo, perché ovviamente l'anno prossimo ci saranno nuove regole, ma penso che ci sia ancora molto da imparare anche quest'anno. Per molti anni prima non avevo una macchina vincente, quindi questa è la Formula 1, e lo sai: non è molto difficile da accettare e gestire”.
Le difficoltà della Red Bull hanno fatto da cornice anche alle speculazioni sul futuro di Verstappen. Il suo contratto è valido fino al 2028, ma prevede clausole di uscita anticipate. Le voci di un possibile addio sono state alimentate anche da alcune dichiarazioni dell’olandese, che non ha mai smentito del tutto l’idea di cambiare aria. Dall’altra parte, Toto Wolff non ha mai nascosto l’interesse di Mercedes nei suoi confronti. Tuttavia, prima della pausa estiva, Verstappen ha voluto mettere in chiaro: resterà in Red Bull.
“Il fatto è che ci sono sempre altre persone che parlano molto, mentre io non parlo, perché non ne ho bisogno: non devo dire nulla”, ha spiegato riferendosi alle voci di mercato. “Penso che sia meglio per tutti smetterla di tergiversare. Non ha senso, è solo una perdita di tempo. Io sono molto concentrato sul 2026 con la squadra, per guardare avanti e assicurarci di essere competitivi fin dall’inizio con i nuovi regolamenti”.
Riguardo alle prestazioni della Red Bull, ora sotto la gestione di Laurent Mekies, ha aggiunto: “Siamo passati dal vincere campionati prima del mio arrivo, a una fase di ricostruzione dopo il mio arrivo, fino a tornare al vertice. Ora ho la sensazione che si tratti di un’altra leggera ricostruzione. Siamo ancora una squadra molto forte, ma credo che serva un po’ di ristrutturazione e di comprensione più profonda di ciò che sta accadendo. Questo richiede tempo, ma spero non troppo. È anche una questione di mentalità: la squadra si è sempre saputa rialzare dai momenti difficili, quindi non sono troppo preoccupato”.