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Mancano ancora nove Gran Premi alla fine del Mondiale 2025, ma il mondo della Formula 1 corre veloce e i dettagli del prossimo anno sono già stati definiti da tempo, soprattutto in vista del cambio regolamentare. Le nuove monoposto non saranno però l’unica novità: dal 2026 i team in griglia saranno undici. Cadillac farà il suo ingresso nella prossima stagione, ma i piloti restano ancora un’incognita. L’ipotesi Valtteri Bottas prende quota.
L’arrivo di un undicesimo team è il segnale di quanto, complice il nuovo regolamento, il Circus sia diventato estremamente appetibile. È il frutto del lavoro svolto negli ultimi anni da Liberty Media per rilanciare la F1 in chiave moderna, con un tocco tipicamente americano: tre GP negli Stati Uniti e ora l’ingresso di Cadillac. In partnership con General Motors, il marchio porterà due monoposto in più sulla griglia, spinte da motore e cambio Ferrari. A pochi mesi dall’inizio del 2026, però, non si sa ancora chi guiderà quelle vetture.
Le ipotesi sono state molte, ma sembra che la scelta stia andando verso piloti esperti. Secondo The Race, a fine luglio si è tenuto un incontro tra i vertici del team – di proprietà congiunta di General Motors e TWG Global – in cui sarebbe stata consolidata questa linea. Sono così usciti di scena i nomi di giovani come Jack Doohan, Felipe Drugovich, Paul Aron e Colton Herta, mentre restano in lizza Valtteri Bottas, Sergio Perez e Zhou Guanyu, oggi terzo pilota Ferrari.
La volontà del team è di ufficializzare presto almeno un contratto, così da avviare il lavoro al simulatore per la vettura del 2026. Una prima conferma potrebbe arrivare già la prossima settimana, in occasione del ritorno in pista con il GP d’Olanda. Per il secondo sedile, invece, Cadillac potrebbe attendere ulteriori sviluppi del mercato, in particolare la situazione di Yuki Tsunoda, in scadenza con Red Bull a fine anno. Se l’annuncio non dovesse tardare, i due nomi più forti restano quelli di Sergio Perez – libero dopo il licenziamento da Red Bull a fine 2024 – e Valtteri Bottas, oggi terzo pilota Mercedes. Toto Wolff ha già fatto sapere di essere pronto a lasciar andare il finlandese per permettergli di rientrare a tempo pieno in Formula 1.
C’è però un nodo da sciogliere: la penalità rimediata da Bottas nell’ultimo GP disputato, Abu Dhabi 2024, per un contatto con Kevin Magnussen. Gli steward avevano stabilito una retrocessione di cinque posizioni in griglia alla gara successiva. Con le nuove regole FIA, dal 2025 le penalità valgono solo nei 12 mesi successivi alla sanzione, il che renderebbe Bottas libero da conseguenze al debutto in Australia 2026. Tuttavia, la modifica non ha valore retroattivo: “La penalità rimane in vigore, poiché non esiste un meccanismo per modificarla retroattivamente in base ai regolamenti in vigore all’epoca”, ha spiegato un portavoce FIA a The Race.