SOS gomma bucata: cosa fare in caso di foratura

SOS gomma bucata: cosa fare in caso di foratura
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Alfonso Rago
  • di Alfonso Rago
Cambiare una ruota: per la maggioranza degli automobilisti è un'operazione complicata
  • Alfonso Rago
  • di Alfonso Rago
17 gennaio 2024

L'improvvisa perdita di aderenza della vettura a causa della foratura o, peggio, dello scoppio, di un pneumatico è esperienza da non augurare a nessuno; eppure, analizzando i dati ufficiali forniti dalle forze di polizia che intervengono dopo un sinistro, sono imputabili al cattivo stato delle gomme ben quattro incidenti stradali su dieci.

Come dire che oltre che una scocciatura, una foratura può essere causa di problemi ancora più gravi.

Quindi, come più volte rimarcato anche in articoli come questo, è fondamentale mettersi alla guida di un'auto (o di una moto, oppure di uno scooter) equipaggiata con pneumatici in perfette condizioni; allo stesso tempo, però, sarebbe importante essere informati e preparati su come agire quando si rende necessaria la sostituzione di una delle ruote.

Operazione, quest'ultima, che un tempo faceva parte del “patrimonio genetico“ di ogni automobilista, trasmessa di padre in figlio, mentre negli ultimi anni, complice anche la progressiva sparizione della ruota di scorta nella dotazione di serie dell'auto a favore di ruotini e poi ancora kit di riparazione temporanea della foratura, sembra invece essere diventata sempre più rara, al punto che ormai la maggioranza degli utenti della strada ammette senza imbarazzo alcuno di non essere informata su come procedere per l'eventuale cambio di uno degli pneumatici. 

In pratica, si calcola che sei automobilisti su dieci non l'abbiano mai fatto: per questo, allora, conviene richiamare una serie di operazioni per non trovarsi in ulteriore difficoltà e procedere con la giusta attenzione all'operazione.

In caso di foratura, e quindi di perdita della corretta aderenza all'asfalto, occorre subito fermare la vettura in modalità sicura, segnalando con le doppie frecce lo stato di emergenza; posteggiate in un luogo che consenta di svolgere in tutta tranquillità le diverse operazioni legate alla sostituzione della gomma forata e prima di scendere dal veicolo non dimenticate di indossare il giubbotto catarifrangente ed esporre il triangolo di segnalazione.

Nella dotazione di bordo devono essere sempre presenti gli attrezzi per l'operazione di cambio della gomma forata; prima di partire, verificate allora di avere la ruota di scorta alla giusta pressione di gonfiaggio, che il crick per il sollevamento del veicolo funzioni perfettamente e che ci sia la chiave per smontare i bulloni o l'adattatore nel caso siano presenti le viti di sicurezza antifurto.

La prima operazione da compiere, oltre a quella di calzare dei guanti per evitare di sporcarsi le mani, è posizionare il crick in corrispondenza dei punti di ancoraggio della vettura (se non li conoscete, sono indicati nel libretto d'uso e manutenzione); prima di iniziare a sollevare l'auto, però, occorre togliere i copricerchi e provvedere ad allentare leggermente i bulloni di fissaggio della ruota.

Una volta sollevata la vettura in modo da avere spazio tra la ruota da cambiare ed il terreno, rimuovete i bulloni e sfilate la ruota, inserendo al suo posto quella di scorta avendo l'accortezza di far combaciare i punti di contatto in modo da avvitare senza ostacoli i bulloni di fissaggio, che vanno stretti giusto quanto basta per tenere in assetto la ruota.

La stretta finale ai bulloni, quella forte e decisa, va fatta una volta riportata a terra la vettura, con l'accortezza di procedere ad “X“, stringendo il dado in alto a destra e poi quello in basso a sinistra, per passare poi a quello alto a sinistra ed infine con quello basso a destra, senza dimenticare una ripassata finale di sicurezza. Se si tratta di un ruotino di scorta di misura piccola, vanno osservati con attenzione i limiti di velocità indicati sulla gomma (in genere 80 km/h) e ovviamente recarsi al più presto dal gommista per le necessarie riparazioni. Ultimissima raccomandazione: ricordate di raccogliere tutti i vostri attrezzi e il triangolo.

L'utilizzo di un kit di riparazione è per certi aspetti più semplice, visto che non richiede forza bruta, ma non sempre è in grado di rimettervi in viaggio, perché la schiuma utilizzata nel kit può chiudere fori da 5 mm al massimo. Comunque, il procedimento è indicato sul kit di gonfiaggio e prevede di montare la bottiglietta di liquido di riparazione sulla pompa elettrica e di collegarla all'accendino dell'auto. Va poi connessa la valvola di gonfiaggio al pneumatico forato (senza sollevare la vettura) e armarsi di pazienza. Se la foratura è visibile (chiodo o altro) meglio spostare di qualche centimetro l'auto in modo da portarla nel punto più basso, così da essere raggiunta subito da liquido di riparazione. Nel giro di qualche minuto la gomma dovrebbe gonfiarsi e dal foro dovreste vedere uscire del liquido bianco che si solidificherà poco dopo. Abbondate con la pressione e staccate il tutto per mettersi in movimento in modo da distribuire il liquido all'interno della gomma.

Anche se le cause di una foratura spesso dipendono dalle condizioni del manto stradale, dal passaggio su buche e dossi o da contatti con gli spigoli dei marciapiedi, oltre ovviamente dalla presenza di vetri o chiodi, un controllo regolare della pressione di gonfiaggio è garanzia di tenuta e resistenza agli imprevisti.

Allo stesso tempo, è egualmente fondamentale che il battistrada abbia una profondità minima, provvedendo al cambio qualora si raggiunga la soglia di attenzione (1,6 mm) corrispondete alla barra orizzontale presente su ogni gomma; tuttavia si tenga presente che in condizioni climatiche difficili o estreme, come ghiaccio, neve o pioggia battente, l'affidabilità tende a ridursi molto prima di raggiungere quel punto e è non consigliabile arrivare a quel momento prima di recarsi dal gommista per effettuare l'intervento di sostituzione.

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