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Xavier Martinet, CEO di Hyundai Europa, ha lanciato un messaggio destinato a far discutere: “I veicoli elettrici oggi non sono adatti a tutti”. Parole nette, soprattutto da parte di un costruttore che punta al “net zero” e sta investendo pesantemente in modelli EV, processi produttivi più sostenibili e riciclo dei componenti.
Hyundai ha visto un’importante crescita nelle vendite di elettriche, ma per Martinet l’accelerazione del mercato non è sufficiente per sostenere le ambiziose normative europee. Nonostante l’espansione della gamma, dagli Ioniq all’evoluzione della catena produttiva, l’adozione delle EV procede più lentamente di quanto previsto, e questo mette in discussione la reale fattibilità degli obiettivi fissati da Bruxelles.
Martinet sottolinea come, nonostante il boom di interesse, l’Europa viva ancora forti incertezze. La legislazione del 2035, che prevede lo stop alla vendita di auto con motore termico (ibridi compresi), appare oggi fragile rispetto ai dati reali. Le previsioni parlavano di un 31% di quota EV nel 2025, ma la realtà fotografata oggi nell’Unione Europea si ferma a un 16%, troppo lontano dagli obiettivi che hanno ispirato molte norme. Per Martinet, questo scollamento rischia di generare instabilità: “Clienti e costruttori hanno bisogno di chiarezza, soprattutto sulle sovvenzioni. Senza incentivi, la fiducia nella mobilità elettrica continuerà a essere limitata”.
La frammentazione normativa tra Paesi e il divario tra teoria e mercato rendono il contesto imprevedibile. È per questo che Hyundai continua a credere negli ibridi, tecnologia ancora dominante in molte regioni del mondo e percepita come compromesso ideale per milioni di automobilisti non ancora pronti al passaggio totale al full electric.
Pur credendo nell’elettrificazione, Hyundai non intende chiudere la porta ai motori termici e alle soluzioni ibride. “Sono i clienti a decidere, non i politici”, ricorda Martinet, evidenziando come in India, Stati Uniti e Sud America le auto a combustione siano ancora predominanti. L’approccio del marchio coreano è chiaro: investire parallelamente in EV e ibridi, così da essere pronti a ogni scenario di mercato.
Il CEO ha anche spiegato che la strategia per competere con i brand cinesi non sarà quella di abbassare ulteriormente i prezzi, ma di puntare su qualità del marchio e servizi di alto livello, elementi che rendono Hyundai un costruttore globale di riferimento. Intanto, la casa coreana continua a lavorare sulla prossima generazione di modelli a zero emissioni: dal futuro Ioniq 3, anticipato dal Concept Three, fino a un nuovo elettrico più piccolo dell’Inster, pensato come alternativa EV all’attuale i10. Ma prima di lanciare un entry-level accessibile, Hyundai vuole garantire margini sostenibili, evitando di immettere sul mercato auto non redditizie solo per inseguire la concorrenza.