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"Noi siamo più bravi dei piloti di Formula 1. In questo traffico non durerebbero nemmeno un’ora!" È la risposta – ironica ma puntuta – dei tassisti romani a Toto Wolff, team principal Mercedes, che durante il weekend del Gran Premio di Barcellona ha paragonato lo stile di guida aggressivo di Max Verstappen a quello, secondo lui “senza regole”, dei conducenti di taxi a Roma e Napoli.
Una frase detta a margine di una manovra controversa del campione olandese, che in gara ha urtato la Mercedes di George Russell, suscitando l’ira del box tedesco. Ma è bastato quel riferimento ai tassisti italiani per scatenare la reazione della categoria, soprattutto nella Capitale.
"Un luogo comune banale", commenta Alessandro V. al Corriere della Sera, tassista in servizio a Montesacro. "Siamo i primi a non voler fare incidenti: se rompi l’auto o fai un tamponamento, ti giochi la giornata di lavoro". E aggiunge: "Vorrei vedere quei piloti infilarsi tra cantieri, traffico, monopattini e risciò elettrici. Roma è una giungla vera, non una pista da corsa".
La replica più pungente arriva da Loreno Bittarelli, presidente della cooperativa 3570, la più grande della città: "La battuta di Wolff? Forse è meglio che si concentri sulla sua squadra, visto l’andamento del team Mercedes...". Il riferimento non troppo velato è ai risultati poco brillanti della scuderia tedesca, in crisi di competitività rispetto a Red Bull e Ferrari.
Anche i sindacati prendono posizione. Nicola Di Giacobbe, coordinatore nazionale Taxi per la Filt-Cgil, scherza: "Guidiamo come la Mercedes, visto che ormai andiamo tutti a 30 all’ora". Ma poi passa a toni più seri: "Il traffico romano è al collasso, anche a causa dell’abusivismo crescente e della deregolamentazione che favorisce le multinazionali. Il risultato è una mobilità impazzita e un servizio pubblico sempre più difficile da garantire".
In una città congestionata come Roma, i tassisti si sentono più vittime che colpevoli. "Siamo noi a salvare la mobilità ogni giorno", afferma Roberto, tassista da oltre quarant’anni. "Altro che piloti di F1. La pazienza, l’esperienza e la prontezza che servono qui, non si imparano su un circuito".
Domenica, in occasione della Festa della Repubblica e del lungo ponte del 2 giugno, la Capitale è stata presa d’assalto da turisti e visitatori. Con il trasporto pubblico ridotto e un traffico paralizzato, i tassisti hanno lavorato a pieno ritmo. Ma l’ironia di Wolff non è passata inosservata: "Toto, sali a bordo per un giro con noi tra il Colosseo e il Raccordo", ironizza un autista in pausa a piazza Fiume. "Poi vediamo se non cambi idea".