A scuola di sicurezza, in pista con BMW

A scuola di sicurezza, in pista con BMW
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Una giornata in pista con la BMW Group Italia Driving Academy, per imparare tutto quello che non si sapeva di dover imparare al volante…
6 luglio 2010
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Il segreto per essere un buon pilota? Prima ancora che di coraggio e sensibilità, è innanzi tutto questione di fisica. Sì, proprio quella materia che chi scrive - e probabilmente anche qualche lettore - non ha mai digerito a scuola. Però, se la scuola in questione è un autodromo allora le cose si fanno molto, molto più interessanti. Ma anche più serie, perché conoscere le forze di base che governano il comportamento di un’automobile e come questa risponde ai diversi comandi impartiti dal pilota su strada, in una situazione di emergenza, può realmente fare la differenza tra un semplice spavento e un incidente anche serio.
E allora tutti a scuola, o meglio in pista, grazie alla BMW Group Italia Driving Academy, una bella iniziativa che la filiale italiana della casa di Monaco porta avanti ormai dal
2006, organizzando direttamente corsi di guida negli autodromi di tutto il territorio nazionale. E per dare un’idea della portata dell’iniziativa, che è realizzata in collaborazione con l’ACI Vallelunga, basti dire che nei quattro anni di attività sono stati effettuati ben 11.000 corsi di guida sicura!

UNA GIORNATA SPECIALE
Il corso si articola in una mezza giornata di lezioni intensive, di mattina o di pomeriggio. La parte teorica è limitata al minimo: solo una mezz’ora di doverosa introduzione, nella quale vengono illustrati in modo semplice e chiaro i principi fondamentali per una corretta posizione di guida al volante e i principali fenomeni fisici che influenzano il comportamento dell’auto (beccheggio, rollio, sottosterzo e sovrasterzo, trasferimento dei pesi, etc.). Subito dopo si passa alla parte pratica, nella convinzione che il modo più efficace per trasmettere le nozioni agli allievi sia la sperimentazione concreta. Il tutto naturalmente nella massima sicurezza, in aree appositamente attrezzate. Così, uno alla volta, e sempre con un istruttore accanto, gli allievi compiono ripetutamente diversi esercizi, che simulano i più diffusi errori di guida e soprattutto le più comuni situazioni di emergenza che si possono incontrare sulle strade di tutti i giorni. Infatti, anche che l’ “aula di lezione” è un autodromo, lo scopo dell’intero corso non è battere il record sul giro, ma semplicemente apprendere in un ambiente “protetto”, attraverso le opportune simulazioni, le tecniche della guida sicura. Tecniche fondamentali, spesso rese più ostiche dal fatto che prevedono azioni che vanno contro l’istinto: in pista, però, gli allievi hanno modo di scoprire prima come e perché ciò che sembrerebbe corretto in realtà spesso si rivela deleterio, e quindi come vincere l’istinto e affrontare l’emergenza nel modo corretto.

AIUTI SI', AIUTI NO
Ma con le auto moderne, così infarcite di elettronica, è ancora importante “saper guidare”? La domanda, leggendo l’elenco infinito di dispositivi di cui oggi è dotata la maggior parte delle automobili, potrebbe sembrare legittima, ma la risposta non può che essere positiva, perché nemmeno la più sofisticata elettronica può fare in modo che l’auto vada contro le leggi della fisica (ancora lei!). Semmai, una corretta tecnica di guida può rendere più semplice il lavoro dell’elettronica, evitando manovre in grado di rendere ancora più critica la dinamica del veicolo e rendendo gestibile una situazione che altrimenti non sarebbe potuto esserlo affidandosi alla sola elettronica. Ed ecco perché la maggior parte degli esercizi vengono svolti con i controlli di sicurezza disinseriti, anche se una particolare attenzione è posta anche nella spiegazione di come funzionano realmente i principali dispositivi di sicurezza, perché conoscerli è essenziale per sfruttarne al meglio il potenziale in caso di emergenza. Ad esempio, se tutti sanno che l’ABS impedisce il bloccaggio delle ruote in frenata, molti automobilisti ignorano che questo consente loro di mantenere la direzionalità durante la frenata, e dunque che in caso di un ostacolo imprevisto possono sterzare pur mantenendo il pedale del freno premuto.

GLI ESERCIZI
Gli esercizi in programma, come anticipato, sono molteplici e tutti di estrema utilità. Ecco allora che in un’area bagnata artificialmente si impara a controllare correttamente il sottosterzo, quel fenomeno che quando entriamo troppo forte in curva, magari con il bagnato, spinge la macchina verso l’esterno della curva, fuori dalla traiettoria ideale e verso gli ostacoli a bordo strada o sulla carreggiata opposta. Se a questo punto, per “riprendere” l’auto, state sterzando ancora di più, sappiate che state già sbagliando, perché in questo modo l’impronta a terra dei pneumatici anteriori, quelli che danno direzionalità all’auto, si riduce. Molto meglio raddrizzare leggermente il volante, anche se è un’azione contro-natura e contemporaneamente alleggerire il piede dall’acceleratore: a quel punto finalmente l’auto riprenderà la linea ideale superando indenne la curva!

 

Nella stessa area bagnata artificialmente si impara anche l’arte del controsterzo, gestendo un sovrasterzo di potenza. Ma il sovrasterzo può manifestarsi anche per effetto di un brusco trasferimento dei pesi, magari per un improvviso cambio di traiettoria: ecco allora che su una mini dotata di uno speciale carrello che solleva il posteriore riducendo di molto l’aderenza del retrotreno si percorre uno slalom completo tra i birilli, tutto “di traverso”, finchè la manovra non sembrerà perfettamente naturale.

Un altro slalom viene invece eseguito per sperimentare il trasferimento del peso all’anteriore che avviene quando si frena e imparare a sfruttarlo per migliorare l’ingresso in curva.

E ancora, si impara ad evitare un ostacolo improvviso mantenendo una velocità costante, senza alleggerire il piede dall’acceleratore: manovra questa istintiva che tuttavia provocherebbe un’inevitabile sbandata della vettura.

Particolare attenzione è dedicata anche alla frenata di emergenza, da eseguire praticando la massima pressione sul freno e contemporaneamente premendo la frizione per annullare gli effetti dell’inerzia dell’albero di trasmissione.

Infine, forti di questo intenso bagaglio di conoscenze, gli allievi hanno l’opportunità di mettere in pratica quanto imparato in una serie di giri veloci in pista, sempre con lo scopo di verificare la teoria e la pratica vista in precedenza piuttosto che andare il più forte possibile. Il che non significa, comunque, che non ci si possa divertire: gli istruttori, tutti istruttori federali CSAI o comunque piloti professionisti, sono generosi nel fornire consigli e indicazioni utili, ma hanno anche il grande pregio nel lasciare una certa briglia sciolta agli allievi…

LE DATE, LE PISTE, LE AUTO
La nostra lezione alla BMW Group Italia Driving Academy si è svolta all’autodromo di Adria, ma l’accademia della guida sicura di BMW è un vero e proprio “circo” itinerante che ogni anno tocca tutti i più importanti autodromi italiani e anche qualche pista “minore”, con l’obiettivo di coinvolgere il maggior numero di utenti possibile: quest’anno, dopo Adria, il programma prevede tappe a Franciacorta (Brescia) il 14 e 15 luglio, Mugello (Firenze) dal 20 al 22 luglio, Binetto (Bari) il 7 e l’8 settembre, Racalmuto (Agrigento) il 14 e 15 settembre, Mores (Sassari) il 21 e 22 settembre, Vallelunga (Roma) dal 5 al 7 ottobre e infine Misano (Rimini) il 20 e 21 ottobre.

Naturalmente la BMW Group Italia Driving Academy è anche una bella occasione per sperimentare in pista alcuni tra i modelli più significativi e recenti della gamma BMW: quest’anno le auto a disposizione sono ben 24, equamente suddivise tra MINI Cooper S, BMW 123 d coupé Msport, BMW 330i coupé e BMW 330d xDrive.

Destinatari dei corsi sono i clienti ed i potenziali clienti BMW e MINI e le richieste di partecipazione possono essere fatte direttamente presso la rete dei concessionari BMW. Un’attenzione particolare, nella selezione dei partecipanti, viene data a quanti hanno conseguito la patente da meno di tre anni, a conferma dell’impegno concreto per la sicurezza stradale da parte della casa tedesca.

UN IMPEGNO RICONOSCIUTO
Un impegno che è stato riconosciuto anche dalle autorità, dal momento che BMW Italia S.p.A, unica fra le case automobilistiche, ha sottoscritto già lo scorso anno un Protocollo di Intesa con il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti finalizzato alla definizione di uno studio degli effetti sulla sicurezza stradale dei corsi di formazione alla guida sicura avanzata. Oggetto dello studio è anche la definizione dei parametri standard dei corsi, degli istruttori e delle strutture in cui svolgere l’attività didattica teorico-pratica allo scopo di verificare l’effettivo contributo apportato dalla partecipazione ai corsi di guida sicura avanzata alla riduzione della mortalità causata da incidenti stradali.

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