Ania: decessi in calo a Roma grazie agli attraversamenti pedonali

Ania: decessi in calo a Roma grazie agli attraversamenti pedonali
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Il ripristino degli attraversamenti pedonali, per cui sono stati investiti oltre 2 milioni di Euro negli ultimi tre anni, ha portato ad una sensibile riduzione dei decessi stradali dal 2009 al 2010
27 dicembre 2011

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Sandro Salvati, Presidente della Fondazione Ania, ha annunciato la chiusura dei lavori relativi al secondo protocollo siglato tra la Onlus delle compagnie di assicurazione e Roma Capitale, volto a salvaguardare l’incolumità pedonale.

«Il calo della mortalità dei pedoni nella Capitale – ha dichiarato Salvati - è la dimostrazione che, se un problema viene affrontato in maniera organica e con un progetto concreto, può essere contrastato. Ora non dobbiamo fermarci, ma puntare a fare di Roma una città più sicura e a misura di pedone.»

In totale, negli ultimi 3 anni, la Fondazione Ania ha investito sul territorio capitolino oltre 2 milioni di Euro per iniziative di sicurezza stradale. Agli inizi del mese di dicembre sono stati ultimati i lavori di rifacimento di oltre 250 attraversamenti pedonali in 9 diversi Municipi.

Oltre al primo Municipio, sono stati coinvolti anche il quarto, il quinto, il settimo, il nono, il quindicesimo, il sedicesimo, il diciottesimo, il diciannovesimo. Questi interventi si sono andati ad aggiungere ai 274 realizzati lo scorso anno.
Nel 2010 nel territorio di Roma si è registrato un calo nel tasso di mortalità dovuto agli incidenti stradali. In particolare è sceso sensibilmente il numero dei pedoni morti: nel 2009, infatti, avevano perso la vita 65 persone, mentre nel 2010 il numero è sceso a 43.

Complessivamente il numero dei morti sul territorio comunale è di 182, con una riduzione dell'8,2% rispetto al 2009. «Roma resta la città d'Italia dove si registra il numero maggiore di decessi sulle strade - prosegue Salvati - ma nell'ultimo anno c'é stata una diminuzione complessiva dei morti. La strada imboccata è quella giusta, ora dobbiamo continuare a percorrerla intensificando attività di prevenzione e comunicazione. Il successo ottenuto nella riduzione dei morti tra i pedoni è frutto di una complessa opera di educazione che è stata fatta anche grazie all'intervento della Fondazione Ania.»

«Il ripristino degli attraversamenti pedonali, infatti, è stato accompagnato da un'attività di comunicazione che è servita a sensibilizzare gli utenti della strada sui rischi legati alla circolazione e sulla necessità di osservare in maniera attenta e scrupolosa le regole del codice della strada.»

L'attenzione della Fondazione Ania si è rivolta anche in altre direzioni e, in particolare, è stata predisposta un'attività di educazione rivolta soprattutto ai genitori che si mettono al volante: nei primi 9 mesi del 2011, infatti, si sono registrati 52 bambini morti in incidenti stradali per trasporto non corretto.

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