Atac, bufera sui trasporti di Roma tra appalti poco trasparenti e bus a pezzi

Atac, bufera sui trasporti di Roma tra appalti poco trasparenti e bus a pezzi
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Daniele Pizzo
Autisti costretti a proseguire anche con freni guasti, evacuazioni dei treni della metropolitana sempre più frequenti e indagini dell'autorità Anticorruzione su appalti poco chiari. La situazione disastrosa del trasporto pubblico della Capitale all'indomani delle dimissioni del sindaco Marino
16 ottobre 2015

Punti chiave

I cittadini romani ormai ci sono abituati: quando la metro si ferma, il treno ritarda, l'autobus non si fa vivo, fanno spallucce e dicono, ma senza arrabbiarsi troppo: «Te pareva...». E' l'estrema sintesi del loro quotidiano rapporto con l'Atac, l'azienda del trasporto pubblico romano, un misto di rassegnazione e sfiducia nei confronti dei continui disservizi ai quali o ci fai il callo oppure scegli di andare a piedi. Ma andare a piedi, in una città enorme come Roma, non si può. 

«Freni rotti? Moderare la velocità»

Uno spaccato inedito di come viene gestita la municipalizzata di Roma è emerso martedì sera a Ballarò, quando è stato divulgato un po' di quanto è contenuto nel “Manuale dell’Operatore di esercizio” consegnato agli autisti degli autobus della Capitale alla fine di maggio. Qualche esempio: se una spia segnala la «frenatura idraulica inefficiente» bisogna «evitare frenate frequenti mantenendo una velocità moderata», oppure se c'è una luce di stop che non funziona si prosegue, mentre con due si «rallenta gradualmente per preavvisare chi segue». La sicurezza dei passeggeri? Un optional. E se succede qualcosa è responsabilità del conducente, a meno che non riesca a provare di aver fatto di tutto per evitare danni. La pratica, che solleva più di un dubbio, era stata segnalata dal sindacato USB già a giugno, ma sino alle dimissioni del sindaco Ignazio Marino non è successo nulla o quasi. 

L'Atac oggi, tra dossier e indagini dell'Anticorruzione

Solo dopo il commissariamento del Comune di Roma si inizierà a smuovere qualcosa intorno all'Atac, un carrozzone costantemente in passivo ed un numero di dipendenti enorme: ben 12.000. In queste ore l'assessore dimissionario ai trasporti di Roma Stefano Esposito, che in luglio aveva sostituito Guido Improta invitato a dare le dimissioni proprio per le inefficienze del trasporto pubblico, ha consegnato al procuratore Giuseppe Pignatone un dossier di oltre 100 pagine sulla mobilità nella capitale che parla di Atac, metropolitane e ferrovia Roma-Lido. «Diventerà presto un esposto che presenterò ad inizio settimana prossima, su appalti, vicende e atti risalenti nel tempo». 

esposito assessore roma
L'assessore dimissionario ai trasporti di Roma Stefano Esposito ha depositato in Procura un dossier sulla gestione del trasporto pubblico di Roma

 

E ora su Atac c'è anche la lente dell'Autorità Nazionale Anticorruzione, che in una verifica trasmessa al Comune ha segnalato che oltre il 90% dei lavori e dei servizi (per un totale di 1 miliardo di euro) è stato assegnato da Atac negli ultimi 5 anni con procedura negoziata, spesso senza pubblicazione del bando. Una condotta da chiarire e che potrebbe portare ad un nuovo filone dell'inchiesta "Mafia Capitale". 

L'ultimo disastro: il deragliamento di un treno della metro A

L'ultimo clamoroso disservizio nella giornata di ieri, quando un treno in manovra della linea A, per fortuna senza passeggeri e senza conseguenze per il pilota, è deragliato nel tratto Arco di Travertino-Anagnina per un guasto ai freni. 

 

«Secondo una prima ricostruzione, un treno in manutenzione in manovra sul piazzale del deposito di Osteria del Curato, per ragioni ancora da accertare, si è immesso sul tronchino di manovra ed ha raggiunto il binario morto in galleria, dove si è fermato dopo l'impatto con i respingenti», ha spiegato l'azienda. Per ragioni precauzionali la linea è stata evacuata e i passeggeri a bordo dei due treni in transito vicino alla stazione Anagnina hanno dovuto percorrere a piedi i circa 200 metri che separavano i treni evacuati dalla stazione. 

 

Appena ieri un’avaria aveva causato forti ritardi sulla linea C, mentre il 28 settembre per un cedimento del controsoffitto nella centralissima stazione di Piazza di Spagna un tratto della linea A era stato bloccato per otto ore. La causa? Un vano batterie che si era staccato da un treno in corsa. 

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