Audi spinge sull’elettrico ma non rinuncia al Diesel: i nuovi motori V6 andranno a carburante rinnovabile

Ad Inglostadt lavorano molto sull’elettrico con la gamma e-tron, ma non per questo hanno rinunciato al Diesel. I nuovi motori a sei cilindri Audi potranno infatti sfruttare carburanti rinnovabili

24 febbraio 2022

Audi sta elettrificando buona parte della propria gamma e, al contempo, lanciando nuovi veicoli a zero emissioni per allargare la famiglia e-tron. La transizione energetica però, a Inglostadt lo sanno bene, va affrontata percorrendo più strade possibili. E così tanta attenzione è stata riservata ai motori Diesel, nello specifico i sei cilindri: Audi ha infatti rivisto i propulsori per renderli compatibili con il carburante rinnovabile HVO, l’olio vegetale idrotrattato. A raccontare la notizia è stato Oliver Hoffman, tra i dirigenti dello sviluppo del brand: “"Come indicato dal piano 'Vorsprung 2030, dal 2026 Audi lancerà sul mercato globale esclusivamente nuovi modelli full electric. Al contempo, stiamo sviluppando l'attuale portfolio di motori a combustione in funzione di una superiore efficienza e minori emissioni. Una delle possibili soluzioni tecniche consiste nella compatibilità con l'utilizzo di carburanti sostenibili come l'HVO".

Nel concreto, l’HVO permette di ridurre le emissioni di CO2 del 95% rispetto al gasolio convenzionale, e sarà possibile impiegare questa soluzione su tutti i V6 Audi prodotti da metà febbraio in poi con una potenza massima di 286 CV. Il propulsore è attualmente disponibile su Audi A4, A5, A7, A8, Q7 e Q8, mentre da metà marzo la conversione verrà effettuata sulla variante da 245 CV montata da AUdi A6 allora quattro. Va detto che in Europa l’HVO può essere utilizzato, per motori prodotti dallo scorso giugno, anche sui Diesel a 4 cilindri installati su Audi A3, Q2 e Q3. Stesso discorso (ma soltanto in Italia, Svezia e Danimarca) per i TDI del gruppo che Audi impiega su A4, A5, A6, A7 e Q5.

Matthias Schober, responsabile dello sviluppo di questa gamma di motori, ha spiegato che “Il numero di cetano dell'HVO è superiore di circa il 30% rispetto allo standard, quindi il rendimento termico risulta nettamente ottimizzato. Gli effetti positivi sono particolarmente evidenti in caso di avviamento a freddo. Prima di concedere il via libera al nuovo carburante, abbiamo testato gli effetti su molteplici componenti e rilevato tanto le prestazioni quanto le emissioni allo scarico, ottenendo risultati degni di nota".