Autostrade: quali aumenti dall’1 gennaio 2020. Congelati i pedaggi sul 95% della rete

Autostrade: quali aumenti dall’1 gennaio 2020. Congelati i pedaggi sul 95% della rete
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Pedaggi rivisti solo per quattro concessionarie
3 gennaio 2020

I pedaggi sulla maggior parte della rete autostradale italiana quest’anno rimangono congelati, ma con alcune eccezioni. Se le tariffe rimangono bloccate sul 95% delle tratte per effetto del decreto Milleproroghe 2020, rimane un 5% per il quale il Ministero dei Trasporti ha autorizzato i rincari.

A pagare un ticket più salato rispetto al 2019 saranno gli utenti di quattro concessionarie: il MIT ha autorizzato un ritocco all’insù delle tariffe del +1,20% per la società Concessioni Autostradali Venete (che gestisce la A4 Passante di Mestre e la A57 Tangenziale di Mestre), del +4,88% per l'Autovia Padana (la A21 Piacenza-Cremona-Brescia), del 3,79% per la BreBeMi (la A35 Milano-Brescia) e dello 0,80% per la Pedemontana Lombarda (A36 raccordo tra A8 a Cassano Magnago ed SP ex SS 35 a Lentate sul Seveso e A60 tangenziale di Varese).

Sono invece sospesi gli aumenti per RAV, SAT, Strada dei Parchi, Satap (A4), Milano Serravalle, Brescia Padova, Autostrade per l'Italia, Asti-Cuneo, SALT (Autocamionale della Cisa), Autostrada dei Fiori (Tronco A10), Autostrada dei Fiori (Tronco A6), SALT (Tronco Ligure Toscano), SAV, SITAF, Tangenziale di Napoli e CAS sino alla definizione del procedimento di aggiornamento dei Piani economici finanziari.

Relativamente alla concessionaria Strada dei Parchi, l’incremento tariffario è ulteriormente sospeso fino al 31 ottobre 2021 per le autostrade A24 e A25, sulle quali continueranno ad applicarsi le tariffe di pedaggio vigenti alla data del 31 dicembre 2017.

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