Autostrade, revoca concessione: parte la contestazione del Governo

Autostrade, revoca concessione: parte la contestazione del Governo
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La concessionaria della A10 indicata dal Governo come responsabile dell'incidente costato la vita a 38 persone. Conte invia richiesta formale di chiarimenti ad Autostrade per l'Italia
18 agosto 2018

Il Governo, attraverso la Direzione del Ministero delle Infrastrutture competente, ha formalmente inoltrato a “Autostrade per l’Italia” la lettera di contestazione che avvia la procedura di revoca della concessione dopo l'incidente del 14 agosto.

Lo ha dichiarato in una nota ufficiale il Presidente del Consiglio Giuseppe Conte, per il quale « il disastro è un fatto oggettivo e inoppugnabile e che l’onere di prevenirlo era in capo al concessionario su cui gravavano gli obblighi di manutenzione e di custodia».

In capo alla concessionaria controllata da Atlantia c'è una ferma richiesta di risarcimento del danno. A tale scopo non è bastato ad Autostrade dichiarare che ricostruirà il ponte sul Polcevera a proprie spese nel giro di cinque mesi come promesso nelle scorse ore: «Se questa proposta verrà formalizzata il Governo la valuterà, ma non come contropartita della rinuncia a far valere la voce di tutte le vittime di questa immane tragedia. Se questa iniziativa di ricostruzione del ponte verrà addebitata a “Autostrade per l’Italia” sarà solo a titolo di provvisorio risarcimento del danno, fermo restando che la ferita inferta alle vittime, ai loro familiari e al Paese è incommensurabile e non potrà certo essere rimarginata in questo modo», dice la nota di Palazzo Chigi.

Conte ha inoltre annunciato tre misure: la costituzione di una banca dati sullo stato e la manutenzione di tutte le infrastrutture; il potenziamento del servizio ispettivo del Ministero delle Infrastrutture; la convocazione a settembre di tutti i concessionari, che dovranno consegnare un programma dettagliato degli interventi di ordinaria e straordinaria manutenzione.

Conte ha anche parlato di «rivedere integralmente il sistema delle concessioni» via via che scadranno, dal momento che le attuali «contengono condizioni e clausole molto sbilanciate a favore dei concessionari».

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