Autovelox: multe oltre i 90 giorni? Anche per il Ministero non sono valide

Autovelox: multe oltre i 90 giorni? Anche per il Ministero non sono valide
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Matteo Valenti
  • di Matteo Valenti
Il Ministero degli Interni fa chiarezza sulla questione delle multe autovelox notificate in ritardo e ribadisce che il limite dei 90 giorni deve essere rispettato. Anche dal comune di Milano
  • Matteo Valenti
  • di Matteo Valenti
26 novembre 2014

Le chiacchiere stanno a zero. Ricordate la questione delle multe autovelox notificate oltre i 90 giorni previsti per legge? Bene, dopo che più volte abbiamo argomentato come la prassi del Comune di Milano fosse quantomeno fumosa, ora arriva anche il parere del Viminale a bocciare l'escamotage della polizia del Capoluogo lomabrdo.

«I ritardi dipendono dal comune, le multe vanno notificate entro 90 giorni»

Nel momento in cui la Prefettura di Milano ha sollevato dubbi sulla scappatoia traovata dal comune Milano, il Ministero dell'Interno non ha esitato a dichiarare che tali “perplessità” sono “condivisivibili”. Il parere del Viminale, riporta La Repubblica, è stato reso noto dal gruppo della Lega Nord a Palazzo Marino. Il Ministero prima prende atto la prassi del comune di Milano di notificare le multe dopo i 90 giorni: «Si riscontra la nota di codesta Prefettura con la quale è stata evidenziata la prassi, adottata dal Comune di Milano, di far decorrere i novanta giorni - termine per la contestazione degli illeciti rilevati tramite sistema remoto - non dalla data di commissione degli stessi, bensì da quella in cui gli operatori visionano i fotogrammi e associano i dati della targa a quelli del proprietario del veicolo (e obbligato in solido)».

autovelox milano via dei misagglia (5)
I limiti sono troppo spesso impossibili da rispettare. Qui il 50 km/h è imposto su un tratto a tre corsie per senso di marcia con spartitraffico centrale (via dei Missaglia)


Poi si dichiara in accordo con le forti perplessità sollevate dalla Prefettura: «Ferma restando la competenza esclusiva dell’Organo territoriale in merito alla decisione dei ricorsi, si rappresenta che le perplessità manifestate da codesto Ufficio appaiono condivisibili». La Corte Costituzionale infatti – ricorda il Ministero - ha stabilito che i tempi di notifica devono decorrere nel momento in cui la pubblica amministrazione è in grado di identificare i trasgressori: «Infatti, già a far tempo dalla sentenza n.198 del 10 giugno 1996, depositata il successivo 17 giugno, la Corte Costituzionale ha dichiarato l’illegittimità del I comma dell’articolo 201 del codice della strada, nella formulazione all’epoca vigente, nella parte in cui non fa decorrere il termine per la notificazione “comunque dalla data in cui la pubblica amministrazione è posta in grado di provvedere alla loro (dei trasgressori o degli obbligati in solido) identificazione”.»


Dal momento che un autovelox identifica all'istante il trasgressore, visto che fotografa in tempo reala la targa del veicolo sanzionato, il Ministero deduce che eventuali ritardi nella notifica dipendono solo e soltanto dalla cattiva amministrazione, che non riesce a star dietro all'enorme mole di sanzioni prodotte, e non possono derivare da intepretazioni alternative della legge: «Appare pertanto indubbio che le ragioni che possono legittimare gli enti cui appartengono gli organi accertatori a superare tali limiti non possono che dipendere da fattori esterni e non da prassi organizzative interne».

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Le apparecchiature sono tarate senza la minima tolleranza e migliaia di verbali al giorno

Palazzo Marino: «Non potevamo prevedere cos' tanti verbali». Ma è davvero così?

Il capogruppo della Lega Nord Alessandro Morelli canta vittoria: . «Il Ministero boccia di fare arrivare la multa oltre i termini e dice chiaramente che non si può consegnarla dopo 90 giorni, mentre a Milano arrivano anche dopo 5 mesi». Quello che colpisce di più però è l'atteggiamento di Palazzo Marino che non sembra voler mettere in atto alcun tipo di marcia indietro. Il comune infatti, per voce di Marco Granelli, assessore alla Sicurezza e coesione sociale e Polizia locale, ha intepretato a suo favore il parere del Ministero. I “fattori esterni” citati dal Viminale si trasformano così per magia da  responsabilità che l'ammistrazione pubblica ha nei confronti del cittadino – può anche cascare il mondo, ma tu comune ti devi impegnare a far funzionare nei tempi previsti la macchina ammistrativa -  a fattori capaci di legittimare un ritardo di oltre 90 giorni.

Viene da pensare che l'obiettivo non sia più la sicurezza di tutti, ma forse la volontà di rimpinguare le sempre più esangui casse pubbliche...


Secondo Palazzo Marino in questo caso il “fattore esterno” che legittimerebbe i ritardi è il numero “imprevedibilmente alto” di automobilisti che dallo scorso marzo hanno superato i limiti di velocità in corrispondenza dei 7 nuovi autovelox. Questa argomentazione però fa acqua da tutte le parti. Prima di tutto, come abbiamo già detto più volte, nessuno ha obbligato il comune ad installare le nuove telecamere. Inoltre gli autovelox sono stati installati in corrispondenza di punti strategici, dove sono stati imposti limiti di velocità improbabili considerata la tipologia di strada (es. 50 km/h tre corsie per parte con spartitraffico centrale).

autovelox milano via dei misagglia apertura
Secondo il Ministero è colpa del Comune se non riesce a star dietro all'enorme mole di verbali prodotti


Abbiamo verificato sul campo poi che gli strumenti di rilevazione sono tarati senza praticamente alcun margine di tolleranza (oltre quello previsto per legge s'intende) e che quindi  macinano flash uno dopo l'altro, anche per uno sforamento di pochi km/h. Quindi non è che di punto in bianco gli automobilisti sono diventati improvvisamente super indisciplinati ed era molto più che prevedibile la pioggia di verbali che sarebbe derivata dall'attivazione delle nuove telecamere.

Ben vengano gli autovelox, a patto che servano per migliorare la sicurezza

Del resto i numeri parlano chiaro. L'autovelox di cavalcavia Monteceneri, installato già da alcuni anni, nel 2013 aveva registrato 7.695 violazioni ai limiti di velocità. Quest'anno, dal 10 marzo al 14 settembre, con l'attivazione dei 7 nuovi autovelox si sono registrate 740.095 infrazioni, ovvero 100 volte di più! E non ci voleva un mago per prevedere che sarebbe stato impossibile smaltirle come in passato!


Infine una precisazione perché non ci devono essere dubbi sulla nostra posizione. Gli autovelox sono strumenti eccezionali per colpire chi diventa un pericolo sull strade. Non a caso la telecamera sul cavalcavia del Ghisallo qualche mese fa ha immortalato un folle a 200 km/h di notte. In questi casi ben vengano gli strumenti di rilevazione, ma quando vengono abbinati a limiti di velocità improbabili, su strade trafficatissime, dove il flusso di traffico rende difficile viaggiare alla velocità imposta e per di più vengono tarati senza la minima tolleranza, allora viene da pensare che l'obiettivo non sia più la sicurezza di tutti, ma forse la volontà di rimpinguare le sempre più esangui casse pubbliche...

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