Chi è Enrico Giovannini, nuovo Ministro Infrastrutture e Trasporti

Chi è Enrico Giovannini, nuovo Ministro Infrastrutture e Trasporti
Pubblicità
Alfonso Rago
  • di Alfonso Rago
L’ex-presidente dell’Istat potrebbe imprimere uno svolta green nella gestione della rete stradale e dei servizi legati alla mobilità
  • Alfonso Rago
  • di Alfonso Rago
15 febbraio 2021

Non può essere definito un debuttante, visto che ha imparato a conoscere i corridoi e le sale del Palazzo già nel 2013, quando fu chiamato a gestire il Ministero del Lavoro da Enrico Letta, arrivato a sua volta Palazzo Chigi dopo l’austerità dei ministri tecnici del Governo guidato da Mario Monti: di quell’esperienza, durata meno di un anno e chiusasi con la pugnalata “amica“ di Matteo Renzi (ricordate il suo “Stai sereno»?, diventato da allora in poi sinonimo di allarme rosso…), Enrico Giovannini, nato a Roma nel 1957, si fece apprezzare per alcune iniziative di contrasto alla povertà come il Sostegno per l’inclusione attiva, presto destinate a venir sommerse dal naufragio del Governo Letta.

Che si tratti di un personaggio di spessore, non c’è alcun dubbio: anzi, il suo nome era circolato come papabile per la poltrona al Ministero della Transizione Ecologica, mentre invece si occuperà di strade, porti, aeroporti e ferrovie.

Mica quisquilie, tutt'altro: il MIT (Ministero Infrastrutture e Trasporti) giocherà un ruolo fondamentale nella gestione dei fondi che arriveranno nell’ambito del progetto europeo Next Generation Eu. 

Rispetto alla tematica di Trasporti ed Infrastrutture, Giovannini può vantare un curriculum certamente all’altezza, visto che in passato si è occupato, durante gli anni trascorsi a far carriera tra Istat, Ocse, Ministero del Lavoro e cattedra di Statistica Economica all’ateneo romano di Tor Vergata, proprio di questi temi, approfondendoli in chiave di sviluppo ambientale attraverso l’Associazione italiana per lo sviluppo sostenibile, che misura lo stato di avanzamento del Paese rispetto all’Agenda 2030 dell’Onu, che ha contribuito a fondare e di cui è portavoce dal 2016.

Ora il salto di qualità, con la gestione da Piazza di Porta Pia non solo della mobilità a 360° (come detto, logistica, strade, porti, aeroporti e ferrovie) ereditando inoltre dalla prededente Paola De Micheli anche alcune questioni molto delicate, ad iniziare dal nodo Alitalia e dalle concessioni autostradali.

Giovannini, infine, potrebbe dare a Draghi anche un bel contributo sul fronte della lotta al sommerso, perché da oltre dieci anni è a capo della commissione che prepara la Relazione annuale sull’evasione.

(fonte foto Ansa)

Argomenti

Pubblicità