Per inviarci segnalazioni, foto e video puoi contattarci su info@moto.it
Incentivi auto elettriche 2025: un bel momento durato poco? I fondi stanziati dal governo per l’ecobonus sono evaporati in meno di sei ore come nella precedente edizione degli incentivi, lasciando qualcuno che, pur avendo tutti i requisiti, non è riuscito a essere così veloce. I dubbi sulla modalità e l’efficacia del sistema oramai si sono trasformati in certezze. Ecco cosa è successo; i quasi 600 milioni di fondi sono andati esauriti già martedì 22 ottobre. Alle ore 12 dello stesso giorno era scattato il click day per prenotare gli incentivi auto previsti dal decreto governativo è in serata erano già stati prenotati voucher sufficienti a esaurire le disponibilità. A confermarlo è stata Sogei, la società pubblica che ha gestito la piattaforma di prenotazione, controllata dal Ministero dell’Economia. Il bilancio ufficiale non è ancora disponibile, ma si stima che siano stati prenotati circa 40.000 veicoli elettrici, con voucher da 9.000 e 11.000 euro.
Non tutto è perduto per chi è rimasto fuori. Il decreto prevede un periodo di 30 giorni per finalizzare l’acquisto dell’auto. Se il beneficiario del voucher non conclude l’operazione entro questo termine, l’incentivo tornerà disponibile e potrà essere riassegnato. Le ragioni per cui un acquisto potrebbe non andare a buon fine sono molteplici:
Rinuncia da parte dell’acquirente
Mancanza dell'auto desiderata presso i concessionario
Richiesta finanziamento non andata a buon fine
Queste e altre motivazioni lasceranno sicuramente qualche voucher inutilizzato, dando la possibilità a qualcun'altro di accedere all'incentivo. Tutto questo però senza nessuna garanzia e comunque con un sistema simile alla lotteria.
La formula degli incentivi auto, sempre più articolata (questa volta con l'introduzione del reddito ISEE e della residenza nei comuni FUA) è diventata quasi un disincentivo all'acquisto. Il click day ha dimostrato ancora una volta i limiti di un sistema basato sulla velocità e sulla fortuna, piuttosto che su criteri di equità e sostenibilità. Mettere tanti vincoli per accedere agli incentivi, ma poi distribuirli solo a chi arriva prima è un meccanismo schizofrenico. Se il governo vuole davvero promuovere la mobilità elettrica, è necessario ripensare radicalmente il modello degli incentivi: meno caos, più continuità.