CIR 2016 Due Valli. Anna Andreussi Briefing

CIR 2016 Due Valli. Anna Andreussi Briefing
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Piero Batini
  • di Piero Batini
Ultimo appuntamento stagionale, il Due Valli chiude il Campionato e assegna, come in una prova unica, i Titoli. Come è vista la sfida dall’Equipaggio Campione in carica, e più precisamente dalla parte del Navigatore
  • Piero Batini
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13 ottobre 2016

Verona, 13 Ottobre 2016. Il Campionato Italiano Rally chiude la stagione con la Super Finale che assegna, come in prova unica, i Titoli 2016. Tre Equipaggi sono allineati sulla griglia di partenza del Rally Due Valli, Andreucci-Andreussi con la Peugeot 208 T16 di Peugeot Sport Italia, Basso-Granai con la Ford Fiesta del Team BRC, e Scandola-D’Amore con la Skoda Fabia del Team Skoda Italia Motorsport. La grande sfida di fine anno è, nonostante i cambi regolamentari di quest’anno, un affare circoscritto ai tre Team Ufficiali che hanno animato le ultime stagioni del CIR.

Anna Andreussi. “Come due anni fa, ci giocheremo il Campionato a Verona in tre, noi, Basso e Scandola. Credo che dovremo aspettare la fine del Rally, perché vedi difficile che si possano chiudere i giochi già alla fine della prima tappa, è praticamente impossibile. Per quanto riguarda la gara, sicuramente c’è da dire che è cambiato molto. Del vecchio schema, infatti, è rimasta solo la Prova di Erbezzo, nel caso specifico l’ultima della domenica. Delle altre una, la Ca’ del Diavolo, sarà percorsa al contrario con alcune varianti inedite, e poi ce ne sono altre tre per noi completamente nuove.

Inutile dire che sarà una gara impegnativa. Ma quanto?

AA. “Sarà certamente una gara impegnativa, il tracciato, il programma e la situazione di classifica generale lo impongono. L’altra variabile negativa è che, a quanto pare, l’Autunno vero sembra che inizierà questo fine settimana, con un’inaugurazione speciale a Verona. Quindi, tutte le variabili relative al meteo, e quindi le condizioni delle strade e la scelta delle gomme in particolare, per non parlare della scelta e della regolazione degli assetti, potrebbero risentire anche di questa ulteriore, oggettiva difficoltà di valutazione.”

Siamo alla fine dell’anno. Quanto sentite, ancora, il peso dei nuovi regolamenti?

AA. “Non è questione di sentirne il peso, è che ogni situazione nuova o anche possibilmente diversa fa sì che le conseguenze affiorino, e quindi il pensiero resta. Per esempio è una questione di sicurezza, perché se il primo giorno fosse completamente bagnato, e il secondo completamente asciutto, non è detto che il numero di pneumatici sarebbe sufficiente per chiudere entrambe le giornate senza incontrare dei problemi di usura, e quindi di tenuta, e quindi non è garantito che non si debba in qualche modo correre il rischio di sconfinare oltre i limiti della sicurezza.”

E dal punto di vista tattico, qualcosa da dire o da aggiungere?

AA. “Naturalmente è obbligatorio fare bene, anzi benissimo! Poi, se mi concedete una leggera sfumatura polemica, non sarà come due anni fa quando, con regolamenti più semplici chi vinceva la gara vinceva il Campionato. Quest’anno potrà succedere, non per tutti, che basti un podio per vincere il CIR.”

Naturalmente è obbligatorio fare bene, anzi benissimo! Poi, se mi concedete una leggera sfumatura polemica, non sarà come due anni fa quando, con regolamenti più semplici chi vinceva la gara vinceva il Campionato. Quest’anno potrà succedere, non per tutti, che basti un podio per vincere il CIR

Paolo è pronto?

AA. “Paolo è pronto, come sempre. È ancora un po’ teso come gli capita alla vigilia di tutti gli appuntamenti importanti, ma il “pacchetto” che abbiamo a disposizione, la 208 T16, le gomme Pirelli, il lavoro di affinamento del Team, tutto è pronto per affrontare la grande sfida. C’è un po’ di tensione perché, dal punto di vista statistico, partiamo leggermente svantaggiati, non avendo un record strepitoso nelle ultime gare disputate. Delle ultime dieci mezze gare ne abbiamo vinta una e partiamo quindi con minori favori di pronostico.”

Ma non si tratta di statistiche, direi piuttosto di un grafico di tendenza. La statistica vorrebbe, semmai, che proprio ad una serie meno positiva faccia finalmente da contraltare una prestazione del tutto positiva. Per non dire nulla…

AA. “Sì, ecco, non era di statistica che volevo parlare, ma di… scaramanzia!”

 

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