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Sette mesi dopo l’entrata in vigore del nuovo Codice della strada, il bilancio diffuso dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti è positivo: 81 vittime in meno, oltre mille feriti in meno e 1.050 incidenti stradali in meno rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Un calo che, tradotto in termini percentuali, significa quasi il 9% di decessi in meno, un -5% di feriti e circa il 4% in meno di sinistri.
A sottolineare questi numeri è stato il vicepremier e ministro dei Trasporti, Matteo Salvini, intervenuto alla Versiliana di Marina di Pietrasanta (Lucca): “Vuol dire 81 funerali in meno. È un risultato concreto, non solo propaganda”, ha dichiarato, evidenziando come la stretta sulle norme di guida e i maggiori controlli abbiano già prodotto effetti misurabili.
Le cifre fornite dal ministro si basano su rilevazioni interne del MIT e hanno valore preliminare. Il dato ufficiale e validato a livello statistico arriverà soltanto con il rapporto annuale dell’ISTAT sugli incidenti stradali, atteso nell’estate 2026, che conterrà il bilancio definitivo del 2025 e il confronto con gli anni precedenti.
Oltre al bilancio sugli incidenti, Salvini ha affrontato il tema della micromobilità. Al centro, i monopattini elettrici: “L’unica cosa su cui sto chiedendo alle polizie locali di essere più attente è l’obbligo del casco: ancora troppi fanno quello che vogliono ed è pericoloso. Piano piano ci saranno anche targa e assicurazione”, ha annunciato. Tuttavia, l’introduzione effettiva di targa e polizza per i monopattini resta sospesa in attesa dei decreti attuativi. Finché le norme non saranno operative, soprattutto nel settore dello sharing, resterà un quadro normativo incerto, con regole previste ma ancora prive di applicazione pratica.
Il calo di incidenti e vittime rappresenta un segnale incoraggiante, ma restano criticità che il nuovo Codice della strada non ha ancora affrontato. Una di queste riguarda i furti d’auto: secondo i dati più recenti, nel 2024 in Italia sono cresciuti dell’11,7%, toccando quota 94.626 casi. A guidare la classifica è il Sud, ma con un incremento rilevante anche nelle regioni del Centro e nelle isole.