Col grafene i tessuti diventano antivirus

Col grafene i tessuti diventano antivirus
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Daniele Pizzo
Covid-19 annullato dopo due ore con un filato addizionato con l'innovativo materiale, che potrebbe essere utilizzato anche per i rivestimenti interni dei veicoli
28 ottobre 2020

Negli ultimi anni c'è grande interesse intorno al grafene, un materiale ricavato dalla grafite molto promettente se utilizzato per le batterie, perché permetterebbe tempi di ricarica velocissimi e una maggiore capacità di immagazzinamento dell'energia rispetto al litio.

Ma a quanto pare il grafene ha anche un'altra proprietà molto interessante: è un materiale che uccide i virus.

Tra le aziende che ne stanno studiando l'applicazione c'è la svizzera Technow, specializzata nello sviluppo di soluzioni innovative in campo tessile, che ha ottenuto la certificazione ISO 18184:2019 per un suo tessuto addizionato al grafene.

«Dopo numerose sperimentazioni siamo riusciti a inserire una percentuale di grafene direttamente nel filato, combinando le comprovate caratteristiche termiche con quelle antivirali e cercando di soddisfare le nuove esigenze tessili che sono insorte a seguito della pandemia. Questo risultato è stato ottenuto mediante la sola aggiunta del grafene al filato evitando l’utilizzo dei tradizionali trattamenti chimici per conferire proprietà antibatteriche ai tessuti», spiega Francesco Lazzati, tra i fondatori di Technow.

«Il tessuto oggetto del test era composto per il 90% di rayon a base grafenica al 2,5%, con l’aggiunta di un 10% di elastomero per conferirne elasticità. Dato che l’elastomero non ha proprietà antibatteriche, possiamo dire che il tessuto testato presentava una concentrazione di grafene di circa il 2%», prosegue Lazzati.

Il test ha previsto l’inoculazione del virus, in questo caso il Covid-19, e il controllo della sua sopravvivenza a due ore di distanza: «Il risultato è stato sorprendente - sottolinea il fondatore di Technow -: il tessuto ha superato il test registrando una riduzione della carica virale del 98,83%. È possibile pertanto affermare che il grafene applicato nella percentuale minima del 2% conferisce al tessuto proprietà antivirali intrinseche».

In futuro quindi si potrebbero creare tessuti antivirus per i rivestimenti dei veicoli, in particolare per quelli più esposti ai virus come quelli di ambulanze e del trasporto pubblico.

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