Stellantis blinda le batterie elettriche: schiuma, lame e tecnologia allo stato solido

di Marco Rampon

Il gruppo italo-francese non rallenta sul fronte dell'innovazione. Mentre il dibattito sull'elettrificazione si fa sempre più acceso, Stellantis risponde con i fatti: un brevetto che trasforma la sicurezza delle batterie e una partnership tecnologica che promette di riscrivere i limiti delle auto a zero emissioni.

di Marco Rampon

17 dicembre 2025

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Dimenticate i sistemi di protezione passivi. Il nuovo brevetto Stellantis, depositato il 28 maggio 2024 e concesso il 4 dicembre 2025, introduce un approccio completamente diverso al problema delle fughe termiche, quello spauracchio che tiene svegli ingegneri e automobilisti di mezzo mondo. La soluzione? Una schiuma ignifuga pronta a intervenire in una frazione di secondo.

Il meccanismo è tanto ingegnoso quanto brutale nella sua efficacia. All'interno del pacco batteria si nasconde una sacca realizzata in materiale polimerico flessibile, riempita con una speciale sostanza chimica ignifuga. Quando i sensori di temperatura rilevano un'anomalia, scatta un sistema a doppia lama comandato da un controller dedicato. La prima lama perfora istantaneamente la sacca, liberando la schiuma. La seconda colpisce punti strategici del sistema di raffreddamento, aprendo una rete di canali che permette alla sostanza di raggiungere rapidamente ogni cella coinvolta.

Il risultato è un isolamento immediato della zona critica, capace di bloccare o quantomeno rallentare drasticamente il propagarsi del fenomeno termico prima che degeneri in incendio. Un intervento chirurgico, automatico, che trasforma un pacco batteria apparentemente tradizionale in un sistema di sicurezza attivo.

La batteria sicura secondo Stellantis Stellantis

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La sfida dello stato solido

Ma Stellantis non si ferma alla sicurezza. La collaborazione con Factorial Energy ha appena tagliato un traguardo che sembrava ancora lontano: la validazione di celle allo stato solido in formato automotive con una densità energetica di 375 Wh/kg. Numeri che fanno impallidire le attuali batterie agli ioni di litio.

La tecnologia FEST, Factorial Electrolyte System Technology, non si limita a promettere più autonomia. I test hanno dimostrato una ricarica dal 15% al 90% in appena 18 minuti a temperatura ambiente, con scariche fino a 4C che aprono scenari prestazionali finora impensabili. E c'è di più, grazie a una formulazione dell'elettrolita sviluppata con strumenti di intelligenza artificiale, queste celle funzionano in un range termico che va da -30°C a +45°C, superando uno dei limiti storici della tecnologia allo stato solido.

Ned Curic, Chief Engineering and Technology Officer di Stellantis, non nasconde l'entusiasmo: il gruppo punta a integrare queste batterie in una flotta dimostrativa entro il 2026, passaggio cruciale verso la commercializzazione. L'investimento di 75 milioni di dollari in Factorial, risalente al 2021, inizia a dare frutti concreti.

Una strategia che guarda oltre

Tra il brevetto sulla schiuma ignifuga, la corsa allo stato solido e la gigafactory per batterie al litio ferro fosfato in partnership con CATL, Stellantis sta costruendo un ecosistema tecnologico che copre sicurezza, prestazioni e sostenibilità economica. In un mercato dove la fiducia del consumatore verso l'elettrico passa anche dalla percezione del rischio, avere batterie che si difendono da sole potrebbe fare la differenza.