Come nascono le targhe (auto, moto, camion, speciali)? Tutti i segreti del Poligrafico dello Stato

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Matteo Valenti
  • di Matteo Valenti
Willy Wonka vi avrà anche portato nella fabbrica di cioccolato ma noi, oggi, vi accompagniamo in un luogo ancora più esclusivo, segreto e impenetrabile: il Poligrafico dello Stato. Qui vi racconteremo il processo di fabbricazione delle targhe di tutti i veicoli, dalla materia prima al prodotto finito. Il tutto condito da un po' di storia che, secondo noi, non guasta mai
  • Matteo Valenti
  • di Matteo Valenti
1 marzo 2022

Ci sono oggetti di uso comune di cui, in realtà, non sappiamo niente. Prendete le targhe di auto, moto, camion, mezzi pesanti e veicoli speciali. Tutti i giorni i nostri occhi, magari inconsciamente, sono costretti a vederne e a metabolizzarne decine. A volte centinaia. Tutti sappiamo cosa siano e cosa servano le targhe dei veicoli. Sappiamo distinguerle e riconoscerle. Ma nessuno, o quasi, sa come siano fatte davvero, da dove vengano e come vengano realizzate. Da qui l'idea di realizzare un vero e proprio documentario su questi oggetti così diffusi ma su cui, al tempo stesso, si sa ancora poco o niente.  E se Willy Wonka vi ha portato nella fabbrica di cioccolato noi, oggi, vi accompagneremo in un luogo ancora più esclusivo, segreto e impenetrabile: il Poligrafico dello Stato.

Nello storico stabilimento di Foggia, del resto, oltre alle targhe, si stampano anche le carte di identità elettroniche di tutti gli italiani e la carta filigranata per le banconote da 50 euro. Prodotti pregiati e sofisticamente avanzatissimi, i cui segreti vanno protetti ad ogni costo. Le misure di sicurezza sono elevatissime. Anche per la nostra troupe che, prima di varcare la soglia della fabbrica, deve superare posti di blocco con vigilanza armata, cancelli ridondanti protetti da uno stuolo di telecamere e bobine di filo spinato, ma anche un numero imprecisato di porte anti-intrusione, metal detector e screening, obbligatori per persone e attrezzature. Insomma ci è voluta più di un’ora soltanto per accedere allo stabilimento e tutto questo ci ha fatto sentire come se stessimo per penetrare in qualcosa di simile all’Area 51 o al Pentagono. Ma ne è valsa la pena, visto che nessuno, almeno fino ad oggi, era mai riuscito a mostrarvi immagini così esclusive e dettagliate del processo di fabbricazione delle targhe. Del resto le telecamere qui non erano mai entrate, almeno per così tanto tempo. E quindi, a questo punto, non ci resta che augurarvi buona visione.  

 

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Questo video è dedicato a tutte le donne e gli uomini dell'Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato senza cui non sarebbe mai stato possibile realizzare un simile documentario.  

Si ringraziano la Regione Puglia per la calorosa accoglienza e la Famiglia Petrucci di Oppido Lucano per la cortese ospitalità.  

Riprese e Montaggio: Camilla Pellegatta 

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