Con la Panda a prostitute e brucia l’auto della polizia: arrestato dopo fuga a 170 Km/h contromano

Con la Panda a prostitute e brucia l’auto della polizia: arrestato dopo fuga a 170 Km/h contromano
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Scene da film vietato al buon senso quelle di un inseguimento fuori controllo nel torinese: drogato a 170 Km/h su una Panda, che mette alla prova le volanti della Polizia e non solo. Aveva litigato con la compagna e dei precedenti, ma non la patente in regola
8 ottobre 2019

Sarebbe da non citare nemmeno, per evitare interpretazioni errate di qualcuno, allora diciamo prima che non si tratta di vicenda che possa ispirare nulla, se non la critica e nuove misure per la sicurezza sulle strade. Un esempio negativo di guida poi finito come vuole la regola: con l’arresto e senza danni alle persone.

Un 35enne, risultato poi senza regolare patente, ha seminato panico e messo a dura prova le Forze dell’ordine, in quel di Torino. Pare che la sua Fiat Panda andasse a manetta e pure oltre, data a 170 chilometri orari. Mentre lui, poi arrestato, guidava con spavalderia rischiando incidenti con le stesse auto delle Forze di pubblica sicurezza, che cercavano di fermarlo. Quello che le cronache definiscono a titolo il pirata della strada, fumava crack ed è stato capace, pare, di fare arrendere una volante dovutasi arrestare per “motore fuso” causa lo stress da inseguimento.

Parziale leggenda di chi "corra con una Panda" contro le Gazzelle, o verità delinquenziale, il soggetto poi fermato risultava positivo a poco edificanti abitudini, specie per un'automobilista che giri all’alba nel traffico dei lavoratori mattutini. Fumo di sostanze stupefacenti alla guida, approccio di prostitute (che lo avrebbero respinto) dalla propria auto e soprattutto non si contano i semafori rossi, le vie contromano rigorosamente a velocità oltre i limiti.

Pare che la sanzione inflitta, al soggetto con fedina penale già sporca, sia di seimila euro oltre all’impossibilità di riottenere la patente. Tra le scusanti della guida sregolata durante la notte, una brutta litigata con la compagna da smaltire.

 

 

Fonte: Editoriale di Torino - Corriere

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