Decreto ponte Morandi, mancano le coperture finanziarie

Decreto ponte Morandi, mancano le coperture finanziarie
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Giallo sul decreto Genova per l'emergenza del Ponte Morandi: mancherebbero le indicazioni delle coperture finanziarie. Di Maio: «Entro oggi al Quirinale»
26 settembre 2018

Giallo sul decreto Genova per affrontare l'emergenza del Ponte Morandi: la bozza è stata depositata venerdì scorso al Ministero del Tesoro, ma, stando a quanto riportato dal Corriere della Sera, il provvedimento è arrivato al Mef senza indicazioni sulle coperture finanziarie.

Visto che un testo incompleto non può essere approvato dalla Ragioneria dello Stato, nel pomeriggio di ieri in Parlamento si era diffusa la notizia del blocco del decreto. Dopo poco, la smentita: «La Ragioneria non ha bloccato il decreto, lo sta sbloccando». I tecnici del Mef, hanno spiegato i portavoce, sono al lavoro per individuare le coperture delle singole voci. Prima di essere sottoposto a Mattarella, però, il decreto dovrebbe essere vagliato da Palazzo Chigi e dal Ministero delle Infrastrutture.

Dal Governo in serata è arrivata una replica ferma alle dichiarazioni della Ragioneria di Stato. Da Palazzo Chigi fanno sapere che gli interventi in conto capitale sono completamente finanziati, mentre quelli di parte corrente lo sono per il 2018 e in parte per gli anni successivi. Le coperture mancanti si troveranno invece con la prossima legge di bilancio, che dovrebbe arrivare in Parlamento il 20 ottobre prossimo. 

Intervenuto stamani ai microfoni di Circo Massimo su Radio Capital, il vicepresidente del Consiglio, Luigi di Maio, ha dichiarato che «in giornata il decreto va al Quirinale, deve andare al Quirinale. E' stato scritto tanti giorni fa ed è pronto». Di Maio ha espresso fiducia nei confronti del Ministro dell'Economia, Giovanni Tria, ma ha aggiunto «tutti i cittadini sanno che dentro questi ministeri ci sono una serie di persone messe dai nostri predecessori che ci remano contro».

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