Diesel Euro 5: posso ancora circolare? Ecco come scoprirlo e quali sono le regioni italiane interessate

Diesel Euro 5: posso ancora circolare? Ecco come scoprirlo e quali sono le regioni italiane interessate
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Capire se la tua auto è omologata Euro 5 è diventato fondamentale, soprattutto in vista dei blocchi alla circolazione dei diesel Euro 5 già attivati in alcune aree della Pianura Padana, ecco tutto quello che c'è da sapere
10 luglio 2025

Dopo l’approvazione dell’emendamento al Decreto Infrastrutture che ha rinviato di un anno – a ottobre 2026 – il blocco della circolazione per le auto diesel Euro 5 in alcune regioni del Nord Italia, molti automobilisti si pongono una domanda concreta: la mia auto può ancora circolare? E come faccio a saperlo?

Il blocco rinviato riguarda i veicoli diesel Euro 5 che avrebbero dovuto essere fermati nei comuni con oltre 30.000 abitanti di Piemonte, Lombardia, Veneto ed Emilia-Romagna. Ora, il criterio cambia: il divieto si applicherà solo ai capoluoghi di provincia con più di 100.000 abitanti, e precisamente a:

  • Piemonte: Torino, Novara

  • Lombardia: Milano, Brescia, Monza, Bergamo

  • Veneto: Verona, Venezia, Padova, Vicenza

  • Emilia-Romagna: Bologna, Modena, Reggio Emilia, Parma, Ravenna, Ferrara

Roma, invece, ha già avviato una propria politica restrittiva indipendente, con date diverse.

Come sapere se la tua auto è una Euro 5

Per scoprirlo, ci sono due modi principali: controllare il libretto di circolazione o consultare un portale online ufficiale.

Il metodo più diretto è leggere la carta di circolazione e, nei libretti formato europeo (A4), la classe ambientale è indicata:

  • Nel riquadro 2, campo V.9, dove compare il codice del regolamento europeo;

  • Oppure nel riquadro 3, dove può essere indicata anche la dicitura esplicita (es. "Euro 5").

Se il libretto è più vecchio (pre-ottobre 1999), è probabile che l’auto sia al massimo Euro 2, e le informazioni si trovano in basso nel riquadro 2.

Per le auto Euro 5, i codici di omologazione più comuni sono quelli che iniziano con “Risp. Reg. 715/2007…” oppure “EURO 5A”, “EURO 5B”, e così via. Alcuni esempi tipici sono:

  • Risp. Reg. 715/2007*692/2008 (EURO 5A)

  • Risp. Reg. 715/2007*566/2011 (EURO5B CON DISP ANTIPART)

  • Risp. Reg. 630/2012 (EURO5A)

  • Risp. Dir. 2005/78/CE RIF. 2005/55/CE RIGA C (ECOL. MIGLIORATO)

In alternativa, puoi usare due strumenti digitali gratuiti:

  • Sito ACI – utile se la tua regione è convenzionata: basta inserire la targa del veicolo.

  • Portale dell’Automobilista – valido per tutti: nella sezione dedicata, puoi inserire la targa e controllare direttamente la classe ambientale.

Un altro indizio viene dalla data di immatricolazione: se la tua auto è stata immatricolata dopo il 1° gennaio 2011, è molto probabile che sia Euro 5, anche se per conferma serve comunque la verifica sul libretto o online.

Il nodo più discusso riguarda però il filtro antiparticolato, un dispositivo che abbatte fino al 99% delle polveri sottili emesse dai diesel e, nonostante sia presente sulla quasi totalità dei modelli Euro 5, la normativa non fa distinzione tra chi lo ha e chi no. Eppure, la differenza è enorme: un diesel Euro 5 con FAP in buone condizioni inquina molto meno rispetto a un'auto senza. Eppure le ordinanze locali, spesso ideologiche e poco tecniche, trattano tutte le Euro 5 allo stesso modo.

Per sapere se la tua auto è dotata di FAP, controlla sempre la carta di circolazione. Le diciture utili sono:

  • Euro 4 con dispositivo antiparticolato

  • 2003/76 CE-B” (indica presenza di FAP)

In alcuni casi, l’informazione non è presente o è poco chiara: in tal caso, puoi rivolgerti al costruttore o a un’officina autorizzata per avere conferma.

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