Dieselgate: perquisizioni alla Continental

Dieselgate: perquisizioni alla Continental
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Indagati per frode alcuni tecnici e capiprogetto per favoreggiamento della truffa sui motori Diesel 1.6 di Volkswagen
2 luglio 2020

Non si è ancora del tutto conclusa la vicenda Dieselgate, la truffa scoperta nel 2015 dalle autorità ambientali americane sui motori Diesel “truccati” da Volkswagen per mascherare le emissioni reali di ossidi di azoto.

Nelle scorse ore, insieme ad alcune sedi di Volkswagen, la procura di Hannover ha disposto la perquisizione di diversi uffici del fornitore Continental, di cui sono già indagati alcuni tecnici. Nel mirino ci sarebbero irregolarità che coinvolgono il produttore di componentistica riguardanti i motori a gasolio 1.6 litri del Gruppo di Wolfsburg.

76 agenti di polizia e 4 procuratori sono stati impegnati a cercare elementi utili alle indagini nelle sedi delle due aziende ad Hannover, Regensburg, Wolfsburg, Gifhorn, Berlino, Francoforte e Norimberga.

Coinvolti sarebbero sette ingegneri e due capiprogetto. L’accusa è di favoreggiamento di frode e falsa documentazione. In una dichiarazione alla Reuters Continental si è detta disposta a collaborare con le autorità.

Un portavoce della Volkswagen ha dichiarato che la Casa automobilistica sta collaborando all’indagine in qualità di testimone, dato che la VW si è già accordata con i pubblici ministeri di Braunschweig.

La procura di Hannover ha spiegato che le indagini sono un'estensione delle precedenti indagini contro Audi e Volkswagen.

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