Dieselgate VW, avviati i richiami: si inizia dall'Amarok

Dieselgate VW, avviati i richiami: si inizia dall'Amarok
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Daniele Pizzo
Partite in Germania le modifiche sui motori 2.0 TDI coinvolti nello “scandalo Diesel”. A seguire toccherà alla Passat
2 febbraio 2016

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Volkswagen ha avviato i richiami dei motori Diesel affetti dal software che riesce a mascherare le emissioni reali di NOx. La campagna è iniziata in Germania dopo l'approvazione da parte del KBA delle misure correttive che il costruttore dovrà applicare a circa 8,5 milioni di vetture. A seguire toccherà agli altri paesi «in accordo con le autorità responsabili e le norme nazionali», spiega una nota di Wolfsburg.

Il primo intervento riguarda i propulsori EA 189 2.0 TDI installati sul pick up Amarok. Successivamente sarà il turno della Volkswagen Passat. L'intervento, che consiste in un aggiornamento del software della centralina elettronica che gestisce il propulsore, viene eseguito su appuntamento e richiede circa 30 minuti di permanenza in officina.

La stessa misura verrà adottata per i modelli con motore 1.2 litri TDI, la cui campagna di richiamo partirà verso la fine del secondo trimestre del 2016. A partire dal terzo trimestre toccherà invece ai propulsori 1.6 TDI, per i quali è richiesta, oltre all'aggiornamento del software, anche l'installazione di un restrittore di flusso nel condotto di aspirazione. In quest'ultimo caso si prevede che l'auto rimanga in officina per non più di 45 minuti. 

La campagna di richiamo dei motori EA 189 dovrebbe terminare entro la fine del 2016. Secondo la Casa, «Volkswagen ha sempre puntato affinché queste misure non compromettano consumi, emissioni di CO2 o acustiche dei veicoli coinvolti. Nel caso dell'Amarok, l'Autorità Federale dei Trasporti ha confermato che l'obiettivo è stato pienamente raggiunto».

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