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Quando Toyota, il simbolo mondiale dell'affidabilità automobilistica, è costretta a richiamare 900.000 veicoli in tutto il mondo, significa che qualcosa di davvero serio sta accadendo nelle officine e nei garage di mezzo pianeta. E questa volta, il problema tocca da vicino anche l'Italia, dove alcuni dei modelli coinvolti dominano le classifiche di vendita.
Il quadro strumenti digitale da 12,3 pollici, quella moderna consolle che ha sostituito i vecchi tachimetri analogici, può spegnersi improvvisamente durante la guida. Non si tratta di un semplice inconveniente estetico: stiamo parlando dello strumento che mostra velocità, livello carburante e altre informazioni vitali per la sicurezza stradale.
La causa? Un accumulo eccessivo di dati nella memoria del sistema che manda letteralmente in tilt il cervello elettronico dell'auto. È come se il computer di bordo, sovraccaricato di informazioni, decidesse di "spegnere tutto" nel momento meno opportuno.
La lista dei veicoli coinvolti legge come un catalogo dei successi commerciali Toyota degli ultimi anni. In cima alla lista troviamo la Yaris Cross, attualmente quinta auto più venduta in Italia nel 2024. Un dato che fa riflettere: migliaia di automobilisti italiani potrebbero star guidando un'auto con questo difetto senza saperlo.
I modelli coinvolti, tutti prodotti tra ottobre 2022 e aprile 2024, spaziano dall'intera gamma Yaris nelle sue versioni standard e sportiva GR, passando per la popolarissima Yaris Cross, fino ad arrivare alla versatile C-HR e all'iconica Corolla con la sua variante Cross. Il richiamo si estende anche ai SUV di maggiori dimensioni come il RAV4 e l'Highlander, mentre per quanto riguarda il marchio premium Lexus, sono interessati i modelli LBX e LM.
La tempistica del richiamo non è casuale: questi sono i veicoli che hanno introdotto i sistemi digitali più avanzati, quelli che dovevano rappresentare il futuro dell'automotive. Invece, si sono rivelati una bomba a orologeria tecnologica.
Toyota ha già identificato la soluzione principale: un aggiornamento del software che richiederà tra una e due ore e mezza di fermo veicolo. Per i proprietari, l'operazione sarà completamente gratuita, ma questo non dovrebbe tranquillizzare nessuno sulla gravità della situazione.
Particolare attenzione meritano i modelli ibridi plug-in come C-HR e RAV4: per questi veicoli, oltre all'aggiornamento software, potrebbe essere necessaria la sostituzione completa del display. La complessità tecnologica di questi modelli, tanto decantata in fase di marketing, si rivela ora un boomerang che richiede interventi più invasivi e costosi.
Se possiedi uno dei modelli coinvolti, la prima cosa da fare è verificare se la tua auto rientra nella campagna di richiamo. Toyota sta contattando i proprietari tramite raccomandata, ma non aspettare passivamente: contatta il tuo concessionario di fiducia o verifica sui canali ufficiali Toyota.
Una volta ricevuta la comunicazione, non procrastinare. Prenotare l'intervento presso un'officina autorizzata non è solo una questione di sicurezza personale, ma anche di mantenimento del valore del veicolo. Un'auto con un difetto noto non risolto perde credibilità e valore di mercato.
Questa campagna di richiamo dimostra come anche i giganti dell'automotive possano inciampare quando la corsa all'innovazione supera la prudenza ingegneristica. Toyota, che ha costruito la sua reputazione sulla filosofia "kaizen" del miglioramento continuo e dell'affidabilità a lungo termine, si trova ora a gestire uno dei richiami più estesi degli ultimi anni.
Per Toyota, questa vicenda rappresenta un banco di prova cruciale. La gestione trasparente e tempestiva del richiamo potrebbe effettivamente rafforzare la fiducia dei consumatori, dimostrando che l'azienda è disposta ad assumersi la responsabilità dei propri errori.
Tuttavia, per i proprietari dei veicoli coinvolti, la lezione è chiara: anche comprare da un marchio sinonimo di affidabilità non garantisce l'immunità da problemi tecnici significativi. La tecnologia moderna richiede una manutenzione più attenta e una comunicazione più diretta tra produttore e cliente.
Il messaggio finale per chi guida una Yaris Cross, una C-HR o qualsiasi altro modello coinvolto è semplice: non sottovalutare questo richiamo. La tua sicurezza e quella degli altri utenti della strada potrebbero dipendere da quelle due ore passate in officina.
Lexus
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