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Al Congresso Automotive News Europe 2025 di Torino, Andrea Carlucci, vicepresidente Product Strategy & Marketing di Toyota Europa, ha ribadito la linea strategica del marchio: nessuna corsa cieca verso l’elettrico a batteria, ma un approccio multi-tecnologia per ridurre le emissioni, combinando BEV, ibridi, idrogeno e persino nuovi motori a combustione interna.
L’azienda continuerà a investire su motori termici di nuova generazione – ottimizzati anche per carburanti alternativi come l’idrogeno liquido – senza rinunciare a BEV e ibridi. In Europa, oggi, quasi l’80% delle vendite Toyota è full-hybrid; con l’arrivo della Aygo X ibrida, la quota supererà il 90%.
Quest'anno, Toyota lancia in Europa tre nuove elettriche: Urban Cruiser, C-HR+ e BZ4X Touring. Tuttavia, la domanda resta disomogenea: alta nei Paesi nordici, bassa in Italia e Spagna. L’approccio sarà quindi selettivo, con la possibilità di ricorrere ancora al pooling delle emissioni con Tesla per rispettare i target UE. Inoltre, se l’UE dovesse equiparare i plug-in e gli extended range a modelli “zero emissioni”, Carlucci punterebbe sui plug-in da 100 km di autonomia elettrica: “È il punto di equilibrio per garantire comodità e ridurre la necessità di ricariche quotidiane”.
Toyota sfrutta la flessibilità della piattaforma TNGA per sviluppare modelli specifici per il mercato europeo, come C-HR, Yaris Cross e Aygo X, senza dover convincere il quartier generale giapponese. La Aygo X, seconda segmento A più venduta in Europa nella prima metà del 2025, resta la risposta Toyota all’idea – sostenuta da Renault e Stellantis – di un’auto compatta economica simile alle kei car giapponesi.
Pur non temendo un marchio in particolare, Toyota riconosce la rapidità dei costruttori cinesi nel seguire i trend. “Il ritmo di innovazione è la loro arma. Noi dobbiamo assicurarci che la nostra offerta resti in sintonia con le aspettative delle nuove generazioni di clienti”, ha sottolineato Carlucci.