Maxi-richiamo Chrysler. Marchionne risponde all'NHTSA: «La sicurezza è garantita»

Maxi-richiamo Chrysler. Marchionne risponde all'NHTSA: «La sicurezza è garantita»
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NHTSA, l'ente per la sicurezza stradale americano, ha richiesto a Chrysler di richiamare 2,7 milioni di veicoli, ma il costruttore garantisce la sicurezza precisando la disponibilità a collaborare
5 giugno 2013

Una singolare vicenda sta in questi giorni interessando il Gruppo Chrysler e NHTSA (National Highway Traffic Safety Administration), l'ente per la sicurezza stradale americano, in quanto quest’ultimo avrebbe richiesto al brand statunitense di richiamare fino a 2,7 milioni di veicoli.

Le motivazioni della posizione

La Casa automobilistica, precisa però di non condividere quanto stabilito da NHTSA, ed ha pertanto stabilito di non procedere al richiamo richiesto, poiché ritiene che le conclusioni iniziali a cui l’ente statunitense sarebbe pervenuto, sono basate su un'analisi incompleta dei dati. Il marchio americano si impegna comunque a proseguire la collaborazione con l'NHTSA per risolvere il temporaneo disaccordo.

I modelli interessati

I veicoli interessati al richiamo sono rappresentati dalla Jeep Grand Cherokee (modelli 1993-2004) e dalla Jeep Liberty (modelli 2002-2007). Il Chrysler Group collabora con l'ente dal settembre 2010, mettendo a disposizione dati e informazioni. Il Gruppo ha comunicato di non condividere le conclusioni alle quali NHTSA è giunto, in quanto a parere della società i veicoli interessati sono sicuri e non difettosi.

Marchionne: «La sicurezza è una priorità»

«La sicurezza dei guidatori e dei passeggeri è da sempre la priorità per i marchi del Gruppo Chrysler e questo impegno resta immutato - afferma l'Amministratore Delegato di Fiat e Chrysler, Sergio Marchionne - la Società garantisce la qualità dei veicoli che produce e noi tutti assicuriamo il nostro impegno a continuare a collaborare con NHTSA nel fornire informazioni a conferma della sicurezza di questi veicoli».

Il Chrysler Group tiene infatti a precisare che i veicoli in questione rispettano e superano tutti i requisiti previsti dai Federal Motor Vehicle Safety Standards (gli standard federali per la sicurezza dei veicoli) compreso lo standard FMVSS 301 relativo all'integrità dei sistemi di alimentazione.

Chrysler: «Quando necessario richiamiamo i veicoli prima di qualsiasi investigazione»

«La nostra analisi – precisa la Casa in un comunicato - dimostra che gli incidenti, che sono il punto fondamentale della richiesta, si verificano meno di una volta ogni milione di anni di operatività del veicolo. Questo dato è comparabile a veicoli simili prodotti e venduti nel periodo in questione. Chrysler Group garantisce la qualità e la sicurezza dei suoi veicoli e promuove campagne di richiamo su propria iniziativa ogni volta che lo ritiene necessario e, nella maggior parte dei casi, ancor prima di qualsiasi avviso o richiesta di investigazione da parte di NHTSA».

Casi analoghi

Non è la prima volta nella storia che un costruttore si oppone al richiamo delle autorità: è infatti già accaduto a metà degli anni ‘90 ma il richiamo era stato ordinato per dei problemi alla cintura di sicurezza.

Fonte: Ansa

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