Dyson, tramonta il sogno dell’auto elettrica. Restituiti i fondi al Governo

Dyson, tramonta il sogno dell’auto elettrica. Restituiti i fondi al Governo
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Daniele Pizzo
Il SUV della “Ferrari degli aspirapolvere” non si farà più
29 gennaio 2020

Lauto elettrica della “Ferrari degli aspirapolvere”, cioè la britannica Dyson, non si farà più. Di per sé la notizia non è un fulmine a ciel sereno: lo aveva annunciato James Dyson lo scorso ottobre, spiegando che una tale avventura, con gli enormi costi correlati, non ha più senso dal punto di vista commerciale.

Una valutazione che accomuna Dyson a Apple, che per qualche anno ha accarezzato l’idea di sbarcare nel mondo delle quattro ruote mettendoci tanti soldi e risorse, per poi accorgersi che sarebbe arrivata troppo tardi.

Adesso l’azienda inglese mette definitivamente la parola “fine” sul sogno dell’auto a batterie annunciato nel 2016 e tramontato nel 2020, restituendo il finanziamento ottenuto quattro anni fa dal Governo Cameron.

7,8 milioni di sterline, la metà di quanto assegnato a Dyson dall’esecutivo dell’epoca attraverso il “National Infrastructure Delivery Plan”, che tornano al mittente e che avrebbero dovuto finanziare il centro R&D di Malmesbury.

L’auto elettrica di Dyson è stata un progetto a cui la marca di aspirapolvere più nota al mondo ha seriamente lavorato in questi quasi quattro anni, e pure con una certa velocità: era stata pianificata una fabbrica a Singapore per costruire le vetture, era stata creata la catena dei fornitori e si stava mettendo in piedi la rete commerciale. Oltremanica c’è chi giura di aver visto prototipi funzionanti girare sulla pista di prova, l’ex aeroporto Hullavington della RAF.

Un disegno del progetto per il crossover elettrico di Dyson
Un disegno del progetto per il crossover elettrico di Dyson

Per questo progetto Dyson aveva assunto ben 500 persone, principalmente ingegneri, rimasti ora senza lavoro. Con grande serietà, però, Dyson ha offerto loro un ruolo alternativo e «Per coloro che non possono o non desiderano, li sosterremo in modo equo e con il rispetto meritato. Questo è un momento difficile per i nostri colleghi», recita l’ultima comunicazione ufficiale.

L’auto di Dyson avrebbe dovuto essere un crossover a 7 posti con un passo insolitamente lungo di 3,2-3,35 metri e ruote ancora più fuori dal comune: avrebbero dovuto essere da ben 24” di diametro per mantenere al minimo la resistenza al rotolamento e molto strette per non sottrarre troppo spazio all’abitacolo.

Per quanto riguarda i motori, l’azienda avrebbe avuto tutto il know-how necessario, così come per le batterie, visto che sta lavorando ad accumulatori allo stato solido sviluppati in-house. Ma il lancio previsto per il 2021 non ci sarà per i mitivi già noti.

Intanto Dyson ha lanciato proprio in queste ore la Dyson Lightcycle Morph, una lampada domestica che regola la luce che emette a seconda dell'attività dell'utente, dell'età, dell'umore e della luce naturale dell’ambiente attraverso sensori ed algoritmi, una sorta di lampada a... guida autonoma, come avrebbe potuto essere il crossover che, però, sarebbe arrivato troppo tardi rispetto alla concorrenza.

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