Elon Musk (Tesla e Space-X) polemizza con la legge USA per le droghe e forse anche il razzismo: non è giusto imprigionare chi vende erba

Elon Musk (Tesla e Space-X) polemizza con la legge USA per le droghe e forse anche il razzismo: non è giusto imprigionare chi vende erba
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Ennesimo tweet forte del fondatore di Tesla Elon Musk, perché in alcuni Stati USA l’erba è legale, venduta pure in lockdown, mentre in altri si finisce in galera. Maggior parte degli arrestati sono persone di colore
7 giugno 2020

Certo che Elon è forte…. Forte per come usa i canali di comunicazione diretta. Da noi i colossi dell’auto o di altre aziende multinazionali, ponderano singoli termini di ogni comunicato ufficiale facendolo passare per uffici interi e qualificatissimi, poi mandandolo in approvazione ai dirigenti. A casa del “padrone” di Tesla e Space-X invece, si batte direttamente la frase forte sullo smartphone, nei social e via… Condiviso con il mondo che reagisce, innalzando la popolarità.

Questa volta il papà delle Model S, Roadster e di tanto altro tra cui qualche mezzo meno accattivante, parla della droga. Tutti ricordano Musk che fuma uno spinello in diretta TV: intervistato qualche tempo fa aveva detto di non usarla l'erba che si fuma, ma almeno di averla provata, la marijuana.

Oggi Elon spara un primo tweet dove avvisa: "Adesso dico qualcosa che è probabile mi metta nei guai, ma lo devo dire". E tutti a pensare che si tratti di tema razzismo, magari nel mondo dell’auto! Invece Musk ritorna alla cara erba da fumarsi e dice che sebbene il vendere erba negli USA sia passato da grande crimine a “un'affare essenziale” in vari Stati, ci sono ancora persone in carcere per averla spacciata.

In effetti la marijuana è legale per uso medico e personale in vari Stati (es. California, Washington, Oregon, Nevada, Illinois e Michigan) mentre in altri no e secondo i casi, la rivendita viene sanzionata con diverse pene, anche severe. Ora Musk fa notare che varie attività di rivendita di queste erbe autorizzate, sono rimaste aperte durante il lockdown come attività essenziali al pari di alimentari e farmacie.

Qualcosa in effetti non quadra secondo Musk che rileva il controsenso, di avere in prigione persone per qualcosa che non è (o non è più) reato, almeno in alcuni Stati importanti.

I critici di Musk sono andati a cercare tra le sue amicizie, per vedere se qualcuno è legato a reati con le droghe, ma non hanno trovato soddisfazione. Anzi, quasi quasi si trova nelle parole di Elon un supporto alla causa del momento negli USA e nel mondo, il razzismo: sono proprio i non bianchi quelli più colpiti negli States quando si tratta d’incarcerazione per reati legati alle droghe leggere. Mentre dove il business è legalizzato, pare che oltre l'80% dello stesso sia gestito invece da bianchi. Non sappiamo ancora se questi tweet di Musk siano realmente legati alle discussioni in corso sul razzismo negli USA, ma di certo hanno fatto, come sempre, parlare tanto di lui più che delle prestazioni di prodotto Tesla.

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