Eugenio Franzetti, Peugeot: «Le competizioni sono il nostro mondo»

Eugenio Franzetti, Peugeot: «Le competizioni sono il nostro mondo»
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Matteo Valenti
  • di Matteo Valenti
Eugenio Franzetti, Direttore Relazioni Esterne di Peugeot Italia, ci ha parlato dell'importanza del Motorsport per la Casa del Leone e ci ha spiegato quali sono le prossime sfide all'interno del Campionato Italiano Rally
  • Matteo Valenti
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25 febbraio 2013

Milano - In occasione della presentazione ufficiale della stagione Motorsport 2013 oraganizzata dalla divisione italiana della Casa del Leone abbiamo avuto modo di parlare con Eugenio Franzetti, Direttore Relazioni Esterne di Peugeot Italia, che ci ha parlato dell'importanza dello sport per il marchio francese. 

 

Anche in un momento così difficile per il mercato, Peugeot Italia continua ad investire con convinzione nel Motorsport, organizzando una stagione ricca di eventi sia su strada che su pista. Quanto sono importanti questo tipo di investimenti per voi?

«Il Motorsport è come hai giustamente detto un investimento. È un investimento sull’immagine del marchio e sullo sviluppo tecnologico. Le competizioni infatti ci aiutano moltissimo sia in termini di comunicazione, perché attraverso la nostra presenza in pista e su strada possiamo raccontare il nostro marchio e i nostri prodotti, ma anche in termini di sviluppo della tecnologia applicata alla vetture da competizione».

 

«Questa stessa tecnologia infatti in un secondo momento trova applicazione anche sulle vetture stradali. Possiamo quindi dire che il Motorsport, oltre a rappresentare il nostro mondo, rimanga un formidabile strumento di comunicazione, di contatto e di relazione con le persone, ma anche un mezzo fondamentale per portare avanti lo sviluppo tecnologico».

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Nel 2013 Peugeot partecipa al Campionato Italiano Rally con la nuova 208 R2

 

«Basta pensare alla RCZ  Racing Cup una vettura da competizione sviluppata a partire dal modello di serie equipaggiato con il turbo benzina 1.6 THP da 200 CV. Il modello da competizione, appositamente modificato, è stato portato a 250 CV e questo ci ha permesso di portare sul mercato, a fine anno, la nuova Peugeot RCZ R che sarà spinta da un turbo benzina 1.6 THP in grado di erogare 260 CV. Ecco quindi che si stabilisci questo legame fondamentale tra il prodotto, le competizioni e di nuovo il prodotto».

 

Amate definire il reparto corse di Peugeot Italia come una vera famiglia. Quanto è stato importante aver creato un legame così intenso all’interno del team, soprattutto con Paolo Andreucci e Anna Andreussi, per ottenere risultati vincenti negli ultimi quattro anni?

«Aver creato un rapporto così intenso all’interno del team per noi è fondamentale. Il rapporto che abbiamo creato con la squadra, con Paolo Andreucci e Anna Andreussi, con la Racing Lions, con Pirelli e con i nostri sponsor è assolutamente affidabile, consolidato tanto che ormai perdura da diverso tempo».

 

«Questo rapporto ci permette di superare insieme e in grande armonia le difficoltà che si presentano durante ogni stagione. Tra noi si è instaurata una grandissima stima e fiducia e questo è il motivo che ci ha convinto a proseguire il nostro rapporto con Paolo e Anna con un contratto di due anni. Del resto, squadra che vince non si cambia. La fiducia infatti è reciproca dal momento che anche Paolo e Anna si fidano del marchio e delle nostre vetture».

Quello che abbiamo di fronte è un anno meraviglioso perché abbiamo la fortuna e l’opportunità di contribuire al lancio di due vetture da corsa

 

Quali sono i vostri obiettivi per il Campionato Italiano Rally 2013 visto che parteciperete esclusivamente con una vettura di categoria R2? E per il 2014, quando invece tornerete con la vettura R5?

«Quello che abbiamo di fronte è un anno meraviglioso perché abbiamo la fortuna e l’opportunità di contribuire al lancio di due vetture da corsa. Solitamente le auto da competizione vengono sviluppate ogni cinque o sei anni, mentre noi quest’anno abbiamo l’opportunità di lanciarne due, ovvero la 208 R2 e la 208 Turbo 16».

 

«La nostra missione quest’anno è innanzitutto quella di vincere la categoria R2 del Campionato Italiano Rally e poi di contribuire al meglio allo sviluppo della vettura (208 R2, ndr) per fornire tutte le indicazioni più utili ai nostri clienti e ai trofeisti. Abbiamo due trofei (208 Rally IRCup e 208 Rally Top, ndr) che permettono agli appassionati di poter correre con una vettura di vertice nella categoria. La seconda missione di quest’anno è quella di cominciare lo “sgrezzamento” della 208 Turbo 16, ovvero della vettura che poi ci vedrà protagonisti a partire dal 2014».

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La RCZ Racing Cup è protagonista di una serie di competizioni in pista

 

Quali sono le prospettive a lungo termine di Peugeot Italia nel Campionato Italiano Rally? Dopo questi due anni Paolo Andreucci lascerà il posto ad un pilota più giovane?

«Al momento non c’è nessun pilota in Italia più bravo, più veloce e più performante di Paolo Andreucci. Finché lui avrà voglia potrà correre con noi. È chiaro che successivamente guarderemo al futuro con le nuove vetture ed eventualmente anche con nuovi piloti. Del resto creiamo dei campionati con le nostre auto da competizione appositamente per continuare ad allevare i giovani campioni del futuro».

 

Abbiamo parlato dell'importanza dei travasi tecnologici tra mondo delle competizioni e vetture di serie. In futuro portrebbe arrivare una 208 stradale derivata dalla Turbo 16, che si andrebbe a collocare al di sopra della GTi?

«Da appassionato posso dire che mi piacerebbe tantissimo. Se un giorno dovesse vedere la luce un’auto del genere farei qualsiasi tipo di debito pur di averla. In ogni caso adesso è presto per parlarne, quindi non posso dire se effettivamente un giorno arriverà una vettura stradale derivata dalla Turbo 16, però ce lo auguriamo».

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