Euro NCAP: i crash test compiono 20 anni

Euro NCAP: i crash test compiono 20 anni
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Daniele Pizzo
Dopo oltre 1.800 prove le auto di oggi sono più sicure anche grazie alla pressione sui costruttori dell'ente indipendente supportato anche dall'ACI
2 febbraio 2017

Punti chiave

Se le auto di oggi sono più sicure, una parte del merito è di Euro NCAP, l'ente indipendente che nel 2017 festeggia i 20 anni dalla sua fondazione. Dapprima osteggiato dai costruttori, Euro NCAP è diventato adesso parte integrante del mondo dell'auto grazie ai suoi crash test che hanno condizionato la ricerca degli ingegneri sul versante della sicurezza.

L' “European New Car Assessment Programme”, in italiano “Programma europeo di valutazione delle nuove automobili”, è stato fondato nel 1997 per volontà della FIA e dei Governi di Svezia e Regno Unito e dall'ICRT inglese. Ha sede a Bruxelles e oggi ne fanno parte anche l'ACI, l'ADAC, il Governo tedesco, quello francese, quello olandese e del Lussemburgo e la Generalitat de Catalunya. 

L'ente è indipendente, acquista cioè le vetture da sottoporre alle prove di impatto con i propri fondi, sebbene ogni costruttore possa volontariamente fornire a Euro NCAP i modelli da testare per ottenerne in cambio pubblicità positiva se il test ottiene buoni risultati. La stragrande maggioranza delle auto scelte viene però indicata dai membri, in base alla rilevanza che ha un determinato modello su un mercato nazionale o sull'intero mercato europeo. 

Le Case sono autorizzate ad usare le valutazioni Euro NCAP nelle loro campagne di marketing, ma non le varianti derivate se queste non sono state sottoposte a crash test, come ad esempio una versione station wagon di una berlina che ha ottenuto una valutazione. Anche in questo caso, le varianti da sottoporre ai test vengono scelte con il criterio del maggiore volume di vendite.

I crash test vengono condotti in diversi laboratori: in Francia presso la UTAC di Montlhery, in Germania presso i laboratori di ADAC a Monaco di Baviera e BASt a Bergisch Gladbach, in Olanda alla TNO di Helmond, in Spagna alla IDIADA di Tarragona, nel Regno Unito dal Thatcham Researche Center e infine in Italia presso la CSI di Milano.

Ad oggi sono state sottoposte a valutazione oltre 1.800 vetture, per un investimento totale che supera i 180 milioni di euro, auto, ricambi e altri consumabili esclusi. I primi risultati furono resi pubblici il 4 febbraio 1997. Fino a quel momento, i costruttori di veicoli erano tenuti a soddisfare solo i requisiti base dei crash test previsti dalla legge per le nuove vetture, i cui risultati non erano pubblici.

Nel primo turno di prove condotte su sette popolari vetture "supermini", la Ford Fiesta e la Volkswagen Polo ottennero 3 stelle su un massimo di 4 per il livello di protezione offerto agli occupanti adulti, allora unica area di valutazione. Oggi Euro NCAP valuta quattro aree: protezione degli adulti, dei bambini, dei pedoni e presenza dei sistemi di sicurezza attiva. 

La più venduta di allora, la Rover 100, ottenne solo una stella, mentre la Fiat Punto, la Nissan Micra, la Opel Corsa e la Renault Clio ne ottennero due. Quando si passò alla valutazione della protezione pedoni, neanche un veicolo raggiunse più di due punti, indicando chiaramente ai produttori che si stavano costruendo vetture senza tenere conto degli utenti vulnerabili della strada.

I principali costruttori si ribellarono all'esecuzione dei test, sostenendo che per la loro severità era praticamente impossibile che una vettura raggiungesse l'assegnazione di tutte e quattro le stelle. Cinque mesi più tardi, tuttavia, la Volvo S40 si aggiudicò 4 stelle per la protezione dei passeggeri.

«A distanza di 20 anni da quello che iniziò come un programma controverso e discusso, rifiutato dai costruttori e i cui standard di sicurezza erano ritenuti non realistici, Euro NCAP è divenuto parte integrante del filone automobilistico. Si sono evitati migliaia di incidenti mortali, la domanda di sicurezza da parte dei consumatori è cresciuta, i costruttori competono per ottenere i migliori risultati nei test e gli standard per la sicurezza delle vetture continuano a perfezionarsi», spiega l'ex presidente della FIA Max Mosley che fu il primo presidente di Euro NCAP e che oggi presiede Global NCAP.

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