Federauto al Governo Monti: no a inasprimenti fiscali

Federauto al Governo Monti: no a inasprimenti fiscali
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Filippo Pavan Bernacchi, Presidente di Federauto, ha espressamente richiesto al nuovo Governo di non effettuare gli inasprimenti fiscali che l'Esecutivo potrebbe voler intraprendere
23 novembre 2011

Punti chiave

Il Presidente di Federauto, Filippo Pavan Bernacchi, ha recentemente richiesto all'Esecutivo di valutare attentamente le mosse da compiere nel settore dell'Automotive, in quanto alcuni dei provvedimenti anticrisi che il Governo potrebbe intraprendere risulterebbero controproducenti per un mercato dell'Auto già in affanno.

Pavan Bernacchi ha infatti dichiarato: «Un'Iva cresciuta in pochi mesi dal 20 al 23% comporterebbe una spesa media supplementare per l'acquirente di un'auto nuova di quasi 700 euro: non c'è modo migliore per smantellare un settore già in sofferenza, perché non è pensabile affrontare una contrazione dei volumi di vendita con un aumento della tassazione.»

«Speriamo - ha proseguito il Presidente di Federauto - che i rumors si mantengano tali: un aumento di altri 2 punti sull'Iva rischia di decimare l'intero settore automotive, che da solo vale il 12% del Prodotto Interno Lordo nazionale e che ogni anno porta nelle casse dello Stato svariati miliardi.»

«Chiediamo quindi - prosegue - oltre alla soppressione dei recenti e assurdi aumenti dell'Ipt e delle accise sui carburanti, che si facciano i dovuti distinguo tra i beni: l'aumento dell'Iva su un cellulare comporta una spesa supplementare di pochi euro e perciò facilmente assorbibile dal consumatore, quella sugli autoveicoli no. Le determinazioni paventate genererebbero invece un circolo vizioso pericolosissimo ai danni non solo della filiera automobilistica ma anche dello Stato, che ha la necessità di continuare l'opera di svecchiamento del parco circolante altamente inquinante e meno sicuro. Su questi temi Federauto ha le idee chiare ed è pronta ad esprimerle il prima possibile ai nuovi rappresentanti del Governo.»

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