Ferrari Hypersail, ecco cos’ha in comune il monoscafo volante con la prima Ferrari 100% elettrica

Ferrari Hypersail, ecco cos’ha in comune il monoscafo volante con la prima Ferrari 100% elettrica
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Due mondi apparentemente distanti, ma collegati più che mai
9 ottobre 2025

C’è moltissimo delle supercar di casa Ferrari nel progetto Hypersail, la barca di casa Ferrari sviluppata sotto la direzione del team principal Giovanni Soldini. Molte delle soluzioni implementate sul monoscafo volante del Cavallino rampante traggono infatti ispirazione dall’esperienza maturata dalla casa di Maranello sul fronte delle vetture ibride e della prima Rossa 100% elettrica, che vedrà la luce il prossimo anno. Ma il travaso tecnologico si muove anche nell’altra direzione, con una serie di brevetti a protezione di tecnologie mai applicate prima nel settore della nautica e che potenzialmente potrebbero avere un impiego anche per le sportive delle Rossa.

Il monoscafo volante frutto del progetto Hypersail sarà completamente autosufficiente dal punto di vista energetico, con un’alimentazione dei sistemi di bordo garantita esclusivamente da fonti di energia rinnovabile. La futura Ferrari elettrica e la Hypersail hanno in comune l’assale posteriore, in grado di fornire la potenza necessaria per generare le pressioni idrauliche che azionano cilindri, vele, foil, chiglia e relativi flap. Il monoscafo, inoltre, è equipaggiato con gli stessi moduli DC-DC 800V-48V-12V progettati per la Ferrari F80, in grado di ottimizzare la gestione dell’energia a bordo, anche nelle condizioni più estreme.

La massimizzazione dei flussi energetici viene assicurata grazie all’impiego di algoritmi avanzati di controllo per l’architettura elettrica ed elettronica, in modo tale da ridurre al minimo la dispersione. Lo sviluppo del progetto Hypersail, le cui tecnologie sono state svelate nel corso del Technology and Innovation Workshop nell’avveniristico E-Building di Maranello, si basa su una metodologia in linea con quelle impiegate nel mondo automotive. Si parte dalla progettazione virtuale attraverso la simulazione, per poi realizzare banchi di prova dedicati e anticipare così eventuali criticità e ridurne i tempi di risoluzione.

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