Fiat: cassa integrazione Melfi. Marchionne: «Serve per installare le nuove linee»

Fiat: cassa integrazione Melfi. Marchionne: «Serve per installare le nuove linee»
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Marchionne è intervenuto sulla questione della cassa integrazione indetta per Melfi precisando che si tratta di una procedura volta a permettere l’aggiornamento delle linee per produrre due nuovi modelli
16 gennaio 2013

A discapito del clima di incertezza mostrato dalle associazioni sindacali in merito alla recente cassa integrazione di due anni decisa per le ristrutturazioni dell’impianto Fiat di Melfi, l’Amministratore Delegato del Gruppo Fiat-Chrysler, Sergio Marchionne ha dichiarato di non avere intenzione di chiudere altri impianti in Italia, precisando infatti che i tagli effettuati in Polonia sono stati effettuati proprio per proteggere i lavoratori delle fabbriche italiane.

Marchionne: una procedura standard dovuta all'arrivo dei nuovi modelli

Il top manager italo-canadese ha infatti così commentato la questione relativa alla cassa integrazione decisa per lo stabilimento di Melfi: «Stiamo installando le nuove linee per fare le nuove vetture. Continueremo a produrre la Punto. Non capisco qual è il problema» In merito al ricorso alla Cassa integrazione infatti, l’A.D. di Fiat-Chrysler precisa che «Si tratta di una richiesta standard, una procedura normale, che viene fatta per coprire i lavoratori impattati dall'installazione di nuove linee»

«L'obiettivo - ha aggiunto Marchionne - è fare rientrare tutti prima della data annunciata nella richiesta di Cigs. Quelle macchine vanno prodotte, non posso farle a casa mia. E poi io voglio venderle prima possibile... Una vettura partirà nel terzo trimestre del 2014 e l'altra nel quarto trimestre, sempre nel 2014»

Investimenti per circa un miliardo di euro

L’azienda precisa inoltre che la cassa integrazione straordinaria, che sarà a rotazione tra tutti i dipendenti, a Melfi è necessaria perché «per poter realizzare fisicamente gli investimenti per circa un miliardo di euro previsti per lo stabilimento Sata. Saranno necessari importanti interventi sui fabbricati e sugli impianti»

«Per rispondere a queste esigenze e per continuare a produrre la Punto, in base alla domanda del mercato - spiega un portavoce della Fiat - l'azienda ha richiesto la Cassa Integrazione Straordinaria che avverrà a rotazione per garantire una presenza equilibrata tra tutti i dipendenti. Obiettivo dell'azienda è far tornare a lavorare regolarmente, nel minor tempo possibile, tutti i lavoratori. Questo potrà avvenire con l’inizio della produzione dei due modelli. Il primo previsto nel terzo trimestre del 2014 e il secondo nel quarto trimestre dell'anno»

Basta con le letture politiche a Melfi. Partono gli investimenti per la 500X e per il piccolo SUV marchiato Jeep, che danno prospettive di lavoro

 - dichiara Uliano - l'annuncio della cassa integrazione per ristrutturazione viene fatto per intervenire materialmente sulle linee. Mi pare che siamo nel campo dell'ovvio

Uliano, Fim Cisl

Positivo anche Ferdinando Uliano, segretario nazionale Fim Cisl, che dichiara: «Basta con le letture politiche a Melfi. Partono gli investimenti per la 500X e per il piccolo SUV marchiato Jeep, che danno prospettive di lavoro. L'annuncio della cassa integrazione per ristrutturazione viene fatto per intervenire materialmente sulle linee. Mi pare che siamo nel campo dell'ovvio»

«Contemporaneamente continuerà la produzione della Grande Punto - aggiunge - in funzione dei volumi produttivi. Gli investimenti di circa 1 miliardo di euro sullo stabilimento di Melfi sono la conseguenza concreta degli impegni presi dall'A.D. con noi il 30 di ottobre 2012. Altre letture sono utilizzate ad arte per questioni di natura politica che non hanno nulla a che vedere con il futuro dello stabilimento lucano e con la salvaguardia delle prospettive occupazionale dei lavoratori Melfi»

Centrella, Ugl

Interviene sull’argomento anche Giovanni Centrella, segretario generale dell'Ugl, che dichiara: «Per i lavoratori, e le loro famiglie, la cassa integrazione non è una bella notizia, ma la fabbrica di Melfi ha una prospettiva produttiva per il futuro e dunque non va drammatizzata la fase che si sta aprendo, di per sé difficile»

Così in una nota il segretario generale dell'Ugl, Giovanni Centrella, in merito all'avvio della procedura di cassa integrazione nello stabilimento Sata di Melfi. Per il sindacalista «l'andamento del mercato dell'auto è sotto gli occhi di tutti, la scommessa lanciata da Marchionne non a caso è stata definita 'non per deboli di cuore' e il motivo sta nel rilancio del marchio su una fascia di mercato non tradizionale per il Lingotto, che implica infatti la ristrutturazione della fabbrica per la realizzazione dei nuovi modelli»

«In ogni caso - conclude Centrella - vigileremo sempre sull'andamento del nuovo progetto che Fiat si è dato perché questo è il mestiere del sindacato e perché l'Ugl ci sta mettendo come ha sempre fatto tutto il suo impegno»

Stiamo installando le nuove linee per fare le nuove vetture - dichiara Marchionne - continueremo a produrre la Punto. Non capisco qual è il problema

Fornero

In merito alla questione sin è pronunciata anche il Ministro del Lavoro, Elsa Fornero, secondo la quale la Cgis di Melfi rappresenta «un seguito dell'impegno di investire nella fabbrica. La esamineremo e vedremo in che termini potrà essere concessa - ha aggiunto specificando che - se in corso di ristrutturazione i dipendenti non possono lavorare la Cigs può essere normale»

A Grugliasco Quattroporte e Ghibli

Annunciata nel frattempo a mercoledì 30 gennaio l'inaugurazione dello stabilimento Officine Automobilistiche Maserati di Grugliasco, dove la Fiat produrrà le nuove Quattroporte e Ghibli.

Nella stessa giornata si riunirà il CDA per esaminare i conti del 2012. Con i vertici Fiat, il Presidente John Elkann e l'Amministratore Delegato Sergio Marchionne a Grugliasco saranno presenti autorità locali e sindacati. Il Lingotto ha investito un miliardo e prevede a regime 1.500 dipendenti.

Fonte: Ansa

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