Fioravanti Hidra

Fioravanti Hidra
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Non ha bisogno dei tergicristalli grazie ad un sistema di pulizia innovativo
24 febbraio 2008

A Ginevra i designer e carrozzieri italiani sono stati ancora una volta protagonisti e tra le tante suggestive novità c'era spazio anche per Fioravanti e la sua Hidra. Questa concept car si presenta come una "Multi Purpose Coupè", il che significa in realtà una coupè a quattro porte, in grado di accogliere cinque passeggeri.

In realtà il tema della berlina-coupè non è più una novità, e altri costruttori e stilisti hanno sviluppato questo tema con linee più aggressive, ma come sempre accade con le creazioni di Fioravanti fermarsi a giudicare la forma della carrozzeria sarebbe un grave errore, perchè essa è poco più di un pretesto per sperimentare nuove e avanzatissime soluzioni costruttive.
In questo caso si tratta di un brevetto che ha consentito di realizzare il tetto in un'unica superficie vetrata, senza soluzione di continuità, e di un altro brevetto, ancora più sorprendente, che ha consentito di eliminare i tergicristalli.

Lo stesso Fioravanti ne spiega le caratteristiche in un'intervista a Repubblica: “Il parabrezza in pratica è ricoperto di quattro film sottilissimi, che sono in realtà delle reti intrecciate. Il più esterno, idrorepellente, è già usato in architettura. E poi ci sono le nanopolveri che puliscono davvero il vetro. Quando si tratta solo di acqua è facile. Ma quando c’è solo lo sporco? Questo è il punto: qui interviene lo strato delle nanopolveri, costituite di particelle di forma sferica. Sono loro che creano l’azione meccanica di pulizia. Il terzo film di copertura è composto da sensori che sentono quando il vetro si bagna, ma qui il principio è diverso: tutto il vetro è pieno di sensori, per cui si può pulire solo la parte di vetro che serve. E poi c’è la corrente, infinitesimale, ma che serve per far funzionare il tutto. Se l’auto è ferma, invece, c’è un sistema che spruzza acqua e aria per pulire il vetro prima di partire. Se serve, l’acqua può essere anche calda, in modo da sciogliere il ghiaccio.”

Secondo Fioravanti nel giro di tre o cinque anni questa tecnologia sarà pronta per l'industrializzazione, a condizione naturalmente di trovare un costruttore disposto a investire su di essa.

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