Formula E: il circuito E-Prix di Roma al simulatore del DS Virgin Racing Team [Video]

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Alberto Pellegrinetti
  • di Alberto Pellegrinetti
Il 14 aprile a Roma andrà in scena il primo E-Prix italiano nella storia della Formula E. Per l’occasione abbiamo visitato il reparto corse PSA a Parigi, la casa del team Virgin Racing Team, scoprendo come sarà la Formula E del futuro e provando in anteprima la pista italiana. Ecco com’é andata
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  • di Alberto Pellegrinetti
5 aprile 2018

Il 14 aprile Roma ospiterà l'appuntamento italiano del mondiale Formula E 2018. Si tratta di un'occasione davvero ghiotta per la capitale in termini di visibilità e i lavori stanno procedendo a ritmo serrato per allestire i 2,8 km del percorso che darà luogo ai 19 giri previsti. 

Nel frattempo ci siamo portati avanti e siamo andati a vedere il lavoro dei tecnici di DS Performance a Satory, nei pressi di Versailles. Qui c'è il quartier generale del reparto corse PSA, il luogo in cui hanno preso vita tutte le glorie da corsa di Citroen e Peugeot negli ultimi anni. I tecnici di DS sviluppano qui le auto impegnate nel campionato riservato alle monoposto elettriche e proprio in questo periodo, mentre continuano i lavori sulle vetture della generazione attuale, è partito anche il lavoro per la vettura della prossima stagione. 

Abbiamo avuto modo di vederla senza 'pelle' in una stanza riservata all'assemblaggio, dove ovviamente non è stato possibile fare foto o video. L'auto montava le nuove batterie McLaren e in quel momento i meccanici erano impegnati nel collegare il retrotreno dell'auto alla monoscocca in carbonio, che ospita il pacco batterie e il pilota. Il focus più grande ruota proprio attorno alla gestione delle nuove masse in gioco, visto l'aumento della capacità della batteria, ora di 54 Kw, e il relativo peso, che supera nell'ordine i 320 Kg. 

Novità anche per l'aerodinamica che prevede un concetto a cavallo tra una LMP1 e una formula a ruote scoperte. Carenature per le ruote anteriori e una nuova aerodinamica nella sezione di coda, che integra due alettoni per ruota e un estrattore a sbalzo capace di aumentare la deportanza, riuscendo comunque a migliorare la resistenza all'avanzamento. 

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