Fusione FCA-PSA, i soci si impegnano a non vendere le azioni di Faurecia per 6 mesi

Fusione FCA-PSA, i soci si impegnano a non vendere le azioni di Faurecia per 6 mesi
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Emergono nuovi dettagli sulla revisione dell'accordo per la fusione tra FCA e PSA, che darà vita a Stellantis. Sul tavolo c'è la partecipazione di PSA in Faurecia
18 settembre 2020

Sono stati svelati nuovi dettagli sulla revisione degli accordi per la fusione tra FCA e PSA, da cui nascerà Stellantis, il quarto gruppo automobilistico al mondo per volumi di vendita. FCA e PSA, in una nota diffusa alla stampa, fanno sapere che i propri azionisti non venderanno le azioni detenute nella società di componentistica Faurecia «fino al termine del periodo di sei mesi dopo il completamento della distribuzione della partecipazione del 46% di Groupe Psa in Faurecia a tutti gli azionisti di Stellantis». Trattasi, in gergo tecnico, di un lock up, un impegno a tenere in portafoglio le azioni prima di cederle in modo tale da garantire stabilità al prezzo. 

Nell'accordo del 18 dicembre scorso, veniva previsto un dividendo straordinario di 5,5 miliardi di euro prima della fusione per i soci di FCA, mentre a quelli di PSA sarebbero state assegnate le azioni della controllata Faurecia, di cui PSA detiene una quota del 46%. La revisione dell'accordo stabilisce invece una forte contrazione del dividendo in contanti per gli azionisti di FCA, che scende a quota 2,9 miliardi di euro. Il 46% di Faurecia sarà distribuito in egual misura tra gli azionisti di FCA e PSA subito dopo l'approvazione della fusione. Faurecia al momento ha una capitalizzazione di circa 5,8 miliardi di euro: questa operazione è quindi quantificabile in 1,3 miliardi di euro per ciascuno dei due gruppi.

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