Genova, Ponte Morandi: parte la demolizione

Genova, Ponte Morandi: parte la demolizione
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Sul luogo del crollo il premier Conte: «Inaugurazione nuovo viadotto nei primi mesi del 2020»
8 febbraio 2019

Parte oggi la demolizione di quel che resta del Ponte Morandi crollato lo scorso 14 agosto, per il cui cedimento sono morte 43 persone. A Genova si è recato il premier Giuseppe Conte, per il quale l'avvio dei lavori sul moncone ovest del Viadotto Morandi rappresenta un ulteriore passo verso la costruzione della nuova infrastruttura progettata da Renzo Piano che nelle parole del Presidente del Consiglio dovrebbe essere inaugurata nei primi mesi del 2020.

Sul posto anche il Ministro dei Trasporti Danilo Toninelli: «Questo ponte non lo sta pagando lo Stato. Circa 200 milioni sono già stati dati agli sfollati, nelle prossime ore arriverà un altro bonifico da parte di chi doveva gestire questa infrastruttura e non l'ha fatto per mettere soldi anche per ricostruire il ponte. Quei soldi che avevamo bloccato nella legge di Bilancio, circa 500 milioni, li sbloccheremo e li utilizzeremo per altre grandi opere a favore dei cittadini», ha detto Toninelli.

«Sono molto contento della vicinanza del governo, in questo modo continuiamo a collaborare e diamo un segnale che in Italia le cose si possono fare bene e nei tempi giusti, sono soddisfatto anche dello stanziamento delle prime tranche di soldi per la ricostruzione dal Mef», ha detto il sindaco di Genova e commissario per la ricostruzione del viadotto Polcevera Marco Bucci.

«Saranno giorni importanti - ha detto il governatore della Liguria Giovanni Toti - fino a quando il ponte sarà completamente ricostruito, ma direi che questa è la dimostrazione che si rispettano i tempi e le promesse e che Genova può guardare al futuro con ottimismo. E' una giornata dal valore simbolico - aggiunge - perché per la prima volta vediamo una parte di ponte muoversi, cambiando lo skyline drammatico che ci accompagna dal 14 agosto, ma il lavoro sarà complesso, ci saranno giornate meno spettacolari di oggi ma altrettanto importanti. L'importante è che si vada avanti e si rispettino i tempi - ha aggiunto - ma le imprese che lavorano sono imprese serie quindi ci sono tutte le condizioni per essere ottimisti».

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