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Nei primi sei mesi dall’entrata in vigore del nuovo Codice della Strada, i dati parlano chiaro: meno incidenti, meno vittime, meno feriti. Il bilancio, elaborato da Polizia Stradale e Carabinieri in coordinamento con il Viminale, vede un primo semestre incoraggiante sul fronte della sicurezza stradale. Dal 14 dicembre 2024 al 14 giugno 2025, infatti, si registra un calo dell’8,7% delle vittime, passate da 634 a 579, e una riduzione del 5,6% dei feriti, pari a 1.115 persone in meno coinvolte in incidenti stradali. Anche il numero complessivo degli incidenti è in discesa: meno 4%, con 33.786 episodi rispetto ai 35.209 dello stesso periodo dell’anno precedente.
Si tratta di un primo bilancio positivo per il nuovo Codice fortemente voluto dal ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Matteo Salvini, che da mesi spinge su un inasprimento delle sanzioni, maggiori controlli e un più ampio lavoro di prevenzione. E i numeri sembrano dargli ragione, soprattutto guardando al fronte più delicato: quello della guida in stato di ebbrezza o sotto effetto di sostanze stupefacenti. In sei mesi sono stati effettuati 418 mila controlli con etilometri o precursori, e la percentuale di positivi è risultata molto bassa: solo l’1,83% per l’alcol e appena lo 0,25% per le droghe. Un dato che potrebbe indicare una crescente consapevolezza tra gli automobilisti, probabilmente anche grazie alle numerose campagne di prevenzione e educazione stradale diffuse negli ultimi mesi.
Quello che emerge, dunque, è un primo segnale positivo in una battaglia che resta lunga e complessa, ma che trova nei numeri attuali una spinta a continuare su questa strada. La riduzione degli incidenti e il basso tasso di infrazioni gravi sono indicatori che fanno ben sperare, e che suggeriscono come l’approccio combinato tra repressione e prevenzione possa effettivamente incidere sui comportamenti alla guida. Ora la sfida sarà mantenere questa tendenza anche nei prossimi mesi, senza abbassare la guardia.