Guadagnare soldi (criptovaluta) andando in macchina: azzardo di Jaguar Land-Rover con IOTA

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I britannici aprono un filone inedito: si possono guadagnare soldi, o meglio IOTA, permettendo la condivisione dei propri dati in auto. Elon Musk e i tedeschi pronti a seguirli?
29 aprile 2019

Che futuro quello dell’auto… E che presente! Certe cose non se le sarebbe mai immaginato, chi l’ha inventata (dicono quelli di Daimler) e nemmeno chi la ha poi democratizzata (Henry Ford negli USA, Fiat da noi italiani e Volkswagen in Germania, tanto per citarne alcuni). Parliamo oggi della frontiera che separa le attività quotidiane, dovute, dal guadagno. Quello che in genere scaturisce da un’attività economica. Non serve lavorare ad alcuni, lo sappiamo e non serve a tutti andare in macchina, oggi giorno, ma… Ecco la genialata dei britannici di Jaguar e Land Rover: si possono ottenere IOTA lasciando che tutto il cumulo di dati che passano dentro i sistemi elettronici e connessi delle proprie auto, vadano nel calderone online delle Case.

Un nuovo software dedicato a questo scambio dati è in fase di test, con il permesso di “bersi” tutto quando è “a tiro” dell’intelligenza artificiale di un’auto Jaguar o Land Rover. Auto di quelle premium, molto dotate in termini di tecnologia, ovviamente. Lo scopo della condivisione dati è anche per il bene comune, visto che si parla non solo di dati diagnositici o tecnici, ma di sapere dove ci siano incidenti, code, piuttosto che dissestamento del fondo stradale. L’arcinoto target zero (0 incidenti, 0 emissioni, 0 code pure, dice qualcuno…). Obiettivo sventagliato da alcune Case auto ma che resta un miraggio, vedendo che non può esser dato certo nemmeno nel traffico aereo, iper controllato in tutto.

APP per guadagnare guidando

Bello eh? Dopo quella per “guadagnare camminando” arriva pure la App che aumenta il saldo del conto (IOTA) semplicemente usando la propria auto. Non è proprio così. Al momento il primo progetto di questo genere di cui parliamo, quello di Jaguar Land Rover, appunto, darebbe dei crediti che sono poi fruibili per determinati servizi, non denaro contante alla mano o su un normale conto (bancario, piuttosto che paypal). Cosa si guadagnerebbe quindi, facendosi “spiare” e leggere tutto quanto passa da sensori, camere o touchscreen dell’Infotainment? Per esempio ricarica delle batterie (auto elettriche/ibride) parcheggi, dotazioni opzionali all’auto e servizi erogati dalle Case, variabilissimi. Le prime Jaguar dotate di “smart wallet” sono delle F-PACE, mentre le Range Rover sono delle Velar.

IOTA PER TUTTI. La novità di questo sistema a incentivi con pagamento, non appare però troppo vincolante come si potrebbe immaginare, pensando all'estendersi delle cose. Gli IOTA infatti, misurati proprio in IOTA (da uno solo, 1 i, al milione, 1 Mi = MIOTA) sono attualmente scambiati con quotazione equivalente a circa centesimi di dollaro americano (in risalita dopo la notizia che lega IOTA a Jaguar) e rivestono ruolo primario, tra le varie criptovalute, dietro al popolare bitcoin.

Un credito IOTA guadagnato guidando Jaguar e Land Rover, non è ancora detto che sia spendibile unicamente per servizi e prodotti delle Case nel gruppo, anzi. Lo scopo dei fondatori di IOTA ora è proprio quello di accattivarsi simpatie anche da altre Case e altri automobilisti. In primis, a quanto si dice, quelli di BMW, ma non starà certo solo a guardare un simile fenomeno quel visionario di Elon Musk. Unico dubbio nostro, conoscendo quelli che in Italia smanettano con le App che danno crediti spendibili, quasi come fossero dei guadagni in denaro senza lavorare per davvero: non è che il target auto generalista (e non premium) sia quello adeguato per far debuttare con rapida diffusione questo genere di sistema?

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