Honda ASV-3

Honda ASV-3
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Ancora presto per dire se, come e quando ASV-3 diventerà realtà, ma quando lo sarà si potranno tranquillamente evitare stupidi incidenti che, spesso, causano la morte
27 ottobre 2005
Honda, da sempre, è uno dei costruttori più impegnati sul fronte della sicurezza stradale. Se poi consideriamo che l’innovativo progetto ASV-3 è stato patrocinato dal Ministero dei Trasporti giapponese, allora non è difficile capire quale sia lo sforzo tecnologico messo in campo...
Ancora presto per dire se, come e quando ASV-3 diventerà realtà, ma quando lo sarà si potranno tranquillamente evitare stupidi incidenti che, spesso, causano la morte.

Parliamo, ad esempio, dei classici incroci a scarsa visibilità, particolari situazioni notturne o la tanto temuta nebbia. Un occhio elettronico che vede laddove l’uomo non può vedere grazie ai suoi sensori, le sue telecamere e la magia del GPS.
Ma che c’entra il GPS? E' molto semplice: per monitorare a 360° cosa c’è attorno alla vettura o la moto, il sistema di geo-posizionamento globale ha un ruolo di fondamentale importanza...perché grazie alle informazioni su direzione e velocità che se ne ricavano, è possibile determinare il grado di pericolosità di un veicolo in avvicinamento.

Ma ASV-3 non è solamente questo. Se un veicolo oltre la curva frena improvvisamente il sistema avverte il pilota di vettura o moto con segnali acustici e luminosi, invitando a rallentare l’andatura. Allo stesso modo le luci vengono automaticamente convertite da abbagliante ad anabbagliante nel momento in cui si è nelle vicinanze di altri veicoli o ci si ritrova in campo libero e, vera chicca, si viene avvertiti da chi ci precede in merito alla presenza di pedoni che attraversano la strada.

Ovviamente ci sono delle problematiche oggettive che limitano le funzioni di ASV-3: affinché la maggior parte delle funzioni siano attive, infatti, è necessario che tutti siano dotati di un sistema ASV-3. Senza rete di scambio dati wireless tra i vari veicoli tutto questo è irrealizzabile.

Indubbiamente, questo sistema può salvare innumerevoli vite e non possiamo che augurarci una sua rapida diffusione: tutto dipenderà dalla sensibilità dei vari governi nazionali. Speriamo che anche questo progetto non entri a far parte del museo dei sogni possibili e mai realizzati.

 

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