Honda e Toyota: maxi richiamo per 6 milioni di veicoli

Honda e Toyota: maxi richiamo per 6 milioni di veicoli
Pubblicità
Honda e Toyota hanno effettuato un maxi richiamo per oltre 6 milioni di veicoli per airbag difettosi, anche se il problema riscontrato è differente tra le due Case
27 gennaio 2020

Si torna a parlare di richiami e, questa volta, sono due Case giapponesi a dover affrontare il problema: Honda e Toyota hanno dovuto richiamare oltre 6 milioni di veicoli per airbag difettosi. I componenti potrebbero causare numerosi problemi in caso di impatto, anche se le cause del richiamo sono differenti per i due Marchi.

Il problema delle Honda

Honda ha dovuto richiamare 2.7 milioni di unità negli Stati Uniti e in Canada: in questo caso, i modelli sotto i riflettori sono sul mercato da un po' di anni. Il problema riguarda le Accord tra il 1998 ed il 2000, le Civic tra il 1996 e il 2000, le CR-V dal 1997 al 2001, le Odyssey (1998-2001) e le EV Plus (1997-1998). A causa dell'eccessiva esposizione all’umidità dei veicoli, l'apertura degli airbag potrebbe far esplodere un contenitore metallico e scagliare schegge contro guidatore e passeggeri. Il drammatico fatto è già accaduto due volte in Giappone e una in Texas, provocando feriti.

E quello delle Toyota

Il richiamo Toyota si estende a livello globale e riguarda 3,4 milioni di vetture: le Corolla dal 2011 e il 2019, le Matrix immatricolate tra il 2011 e il 2013 e le Avalon (anche ibride), tra il 2012 ed il 2018. Anche in questo caso il problema riscontrato riguarda gli airbag, che potrebbero non aprirsi in caso di incidente. La causa è il computer di controllo realizzato da ZF-TRW, vulnerabile alle interferenze elettriche che si creano nell'impatto, compromettendo anche il pretensionamento delle cinture di sicurezza. Questo inconveniente tecnico è stato riscontrato anche da altri costruttori con lo stesso fornitore e viene risolto con l'installazione di un filtro anti disturbo, posizionato tra il computer di controllo dell’airbag e i cablaggi elettrici.

Argomenti

Pubblicità