Il condono del bollo auto e lo scontento di chi l'ha pagato

Il condono del bollo auto e lo scontento di chi l'ha pagato
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  • di Luciano Lombardi
La norma che estende anche alla tassa di possesso la sanatoria sui debiti non pagati ha scatenato malcontento e indignazione
  • di Luciano Lombardi
9 ottobre 2019

Tutti coloro che, tra il 2000 e il 2010 non hanno pagato il bollo della loro auto - purché non superiore ai 1.000 euro - non dovranno restituire il dovuto all'erario e quindi cancellare il loro debito con lo Stato.

La norma era stata approvata dal governo precedente ed è stata confermata da quello attuale. Inserita nella legge di bilancio che prevede la cancellazione di tutti i debiti, comprensivi di interessi e sanzioni.

L'intervento di Gualtieri si è reso necessario perché nonostante i giudici avessero stabilito che la norma istituita dal suo predecessore si estendesse anche al bollo auto (sebbene questo non fosse esplicitamente citato), diversi automobilisti avevano continuato a ricevere solleciti di pagamento, con la relativa coda di contenziosi.

La cancellazione degli importi non pagati avverrà in maniera automatica, senza la necessità di presentare ricorso in sede legale.

Questo è quanto risulta a oggi, così come viene riportato dalle notizie pubblicate in quantità sui principali organi di informazione.

I dubbi e l'indignazione

Va detto però che, sebbene il tutto nasca da una sentenza degna di massimo rispetto e autorevolezza della Commissione tributaria regionale delle Marche, non si tratta di una pronuncia della Corte di Cassazione e, pertanto, la tesi secondo cui anche le cartelle per il pagamento di non pagati rientrino nella cosiddetta pace fiscale proviene da un organo più basso della Cassazione, appunto, che è l'organo di giustizia più titolato sulle questioni di diritto, cioè quelle in cui rientrano tutti i casi come quello in questione.

Intanto, sui social è montato lo sdegno e la protesta di tutti coloro che giudicano questa porzione del Decreto fiscale come l'ennesimo abuso dello strumento del condono, e non accettano di sentirsi come “i soliti fessi” che pagano in contrapposizione con "i furbi" che riescono sempre a farla franca.

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