In Italia arriva la guida autonoma di livello 3, ma non a più di 60 chilometri orari

In Italia arriva la guida autonoma di livello 3, ma non a più di 60 chilometri orari
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Dal prossimo 14 luglio 2022 la guida autonoma di livello 3 sarà utilizzabile in tutta Europa, dunque anche in Italia. Ma i parametri sono estremamente stringenti e non permettono di attivare il sistema a più di 60 Km/h
4 marzo 2022

Di guida autonoma di livello 3 si parla con sempre più insistenza, a cominciare da Tesla e continuando con una buona rosa di marchi premium in grado di offrirla. La partita del mondo automotive dei prossimi anni infatti si giocherà su due terreni: elettrificazione e automazione. Mentre le case stanno sviluppando i loro sistemi - più o meno avanzati - la realtà sulle nostre strade è piuttosto diversa. Segnali stradali obsoleti, strade in via di manutenzione e altri imprevisti infatti non permettono ai sistemi (spesso ancora acerbi) di lavorare al meglio delle loro possibilità. Ad ogni modo, l’Unione Europea ha approvato una normativa che, a partire dal prossimo 14 luglio, permette l’utilizzo della guida autonoma di livello 3 su tutte le strade europee.

Nel concreto, non sarà più necessario tenere le mani ben strette sul volante e l’occhio vigile sulla strada, perché un sistema di terzo livello permette di distrarsi di tanto in tanto per compiere altre operazioni. Questo, tuttavia, non significa che sia possibile lasciare il posto di guida, addormentarsi o compiere altre azioni che impedirebbero una reazione repentina da parte del guidatore in caso di emergenza.

Intervenendo sulla Convenzione di Vienna del 1968 (nello specifico con l’introduzione dell’articolo 34-bis) l’UE va di fatto a rivedere anche l’articolo 46 del nostro Codice della Strada, che permetterà agli utenti di sfruttare questa nuova tecnologia. Purtroppo però ai due passi in avanti se ne aggiunge, come di consueto, uno indietro: la guida autonoma di livello 3 potrà essere utilizzata soltanto in determinate situazioni, ovvero su strade a carreggiate separate, senza pedoni e ciclisti e (soprattutto) senza mai superare i 60 Km/h di velocità massima. Il che elimina in tronco la possibilità di impiegare il sistema a velocità di crociera in autostrada, il principale vantaggio della guida autonoma come la conosciamo. Quantomeno però, sarà possibile innestare il sistema in coda e nei lunghi rallentamenti autostradali che non sono certo una rarità sulle nostre strade. Poi, col tempo e un progressivo affinamento della tecnologia, la normativa andrà rivista.

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