Incentivi Auto 2024: le Associazioni contro il Governo, gli ultimi aggiornamenti

Incentivi Auto 2024: le Associazioni contro il Governo, gli ultimi aggiornamenti
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Sono passati sei mesi da quando sono stati annunciati gli incentivi e dei soldi annunciati dal Governo, non si vede ancora l'ombra
22 maggio 2024

I nuovi incentivi auto sono in ritardo di sei mesi nella tabella di marcia, con le associazioni Federauto e UNRAE che chiedono al Governo di dare una risposta nel più breve tempo possibile. 

Le Associazioni Federauto e UNRAE hanno espresso una richiesta di massima urgenza al Governo, e in particolare al Ministero delle Imprese e del Made in Italy, per accelerare le procedure di pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del DPCM relativo alla rimodulazione degli incentivi per l’acquisto di veicoli a basse emissioni. Inoltre, sollecitano l’attivazione rapida della piattaforma informatica per la prenotazione degli incentivi. Tuttavia, questa richiesta sembra essere caduta nel vuoto, trasformando l'intera situazione in una vera e propria pagliacciata da parte del Governo.

"La prolungata attesa della pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del Decreto sta causando gravi conseguenze all’intera filiera automotive, e i ritardi accumulati nei quasi sei mesi trascorsi dall’annuncio della rimodulazione degli incentivi non sono più giustificabili" commentano Federauto e UNRAE. E hanno pienamente ragione: sei mesi di attesa sono un’enormità, specialmente quando si parla di un settore così cruciale per l’economia nazionale.

"La criticità della situazione – proseguono le due Associazioni – è accentuata dal fatto che il 1° febbraio scorso, ormai quasi quattro mesi fa, il nuovo schema incentivante è stato ufficialmente presentato durante il Tavolo Automotive presso il Ministero delle Imprese e del Made in Italy, con dovizia di dettagli sui contributi unitari, e che gli incentivi, ancora non entrati in vigore, cesseranno di essere operativi alla fine dell’anno". Un’altra beffa del sistema burocratico italiano che, in questo caso, sembra un gioco al ribasso con il futuro del settore.

Oltre a causare un clima di trepida attesa e la conseguente paralisi del mercato, in particolare con una flessione allarmante della domanda di nuove autovetture a zero o a bassissime emissioni, tale insostenibile ritardo ha generato il blocco delle attività delle reti di distribuzione, delle agenzie di comunicazione, delle concessionarie di pubblicità, delle società finanziarie e delle imprese di autonoleggio. È evidente che il Governo non comprende l’urgenza e la gravità della situazione, oppure, peggio ancora, sceglie di ignorarle deliberatamente. 

Occorre ripristinare la normale operatività delle imprese che gravitano attorno al settore automotive nel più breve tempo possibile. Pertanto, chiediamo urgentemente che il DPCM venga pubblicato in Gazzetta Ufficiale entro la fine di questa settimana. Allo stesso modo, auspichiamo che, in futuro, le misure a sostegno del settore siano strutturali e non abbiano orizzonti così riduttivi come nel caso in questione” concludono Federauto e UNRAE. 

La richiesta è chiara e legittima, ma la risposta del Governo continua a essere del tutto inadeguata. Siamo alla fine di maggio e sembra ben evidente il perchè della lunga attesa: cosa succederà l'8 e il 9 giugno? Eh sì, le famose elezioni europee....Insomma, chi ha orecchie per intendere, intenda.

 

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