Inquinamento: gli allevamenti producono il 15% del PM 2.5

Inquinamento: gli allevamenti producono il 15% del PM 2.5
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Valerio Nebuloni
Secondo l'Ispra, gli allevamenti inquinano più delle auto e dell'industria, che si fermano a meno del 10%, a fronte del quasi 40% dei riscaldamenti
9 gennaio 2020

Governi e leggi cercano in tutti i modi di limitare l'inquinamento prodotto dalle automobili, talvolta scoraggiando o impedendo l'uso fisicamente con divieti, poichè i livelli di particolato sono in aumento. Questa volta, però, interviene Greenpeace, prendendo posizione e confermando che sarebbe buona abitudine usare più auto elettriche e trasporti pubblici ma al tempo stesso osservare il problema nel suo insieme.

Le automobili, infatti, non incidono così tanto sull'inquinamento da particolato nelle nostre città, e lo confermano i dati dell'Ispra, secondo cui l'inquinamento prodotto da auto e moto non supera il 9%, mentre è in aumento quello prodotto dagli allevamenti, che supera di poco il 15%. In "particolare" parliamo del particolato più sottile e pericoloso, ovvero il PM 2.5.

A completare il quadro generale ci sono poi i sistemi di riscaldamento domestici che incidono e inquinano per oltre il 40% del totale, in continua crescita. Dati che fanno riflettere, e forse arrabbiare, molte persone, ma che servono per capire come e dove intervenire in modo responsabile. In ogni caso i blocchi a diesel euro 4 ed euro 5 continuano ad essere emessi da vari comuni.

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