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A Maranello, cuore pulsante della Ferrari, John Elkann ha aperto la presentazione delle tecnologie che daranno vita alla futura Ferrari elettrica con un discorso denso di simbolismo e di visione strategica.
Di fronte a investitori e dirigenti, il presidente ha voluto collegare le radici del marchio con la sua evoluzione verso una nuova era, in cui l’innovazione tecnologica e la tradizione artigianale si fondono per dare forma a una nuova generazione di vetture a zero emissioni.
«Ogni volta che ci riuniamo a Maranello è un’occasione per riflettere e impegnarci», ha esordito Elkann, ricordando come il percorso di Ferrari sia sempre stato guidato dallo spirito del suo fondatore. Dopo aver citato i traguardi raggiunti negli ultimi dieci anni — tra cui 6,5 miliardi di euro investiti, 41 nuovi modelli lanciati e una forza lavoro raddoppiata — Elkann ha voluto sottolineare che il successo della Casa non si misura solo nei numeri, ma nella passione e nella dedizione delle persone di Maranello.
Il cuore dell’intervento è stato dedicato alla nuova Ferrari Elettrica, definita come la più audace espressione della volontà di progresso che ha sempre caratterizzato il marchio. «Con la Ferrari Elettrica uniamo la disciplina della tecnologia, la creatività del design e la maestria della manifattura», ha dichiarato Elkann, anticipando una vettura dal carattere rivoluzionario.
Il modello, la cui architettura è stata svelata ai presenti durante un workshop tecnico, sarà dotato di quattro motori elettrici indipendenti capaci di garantire trazione attiva su ogni ruota, agilità e un’esperienza di guida coerente con il DNA Ferrari. «Un’esperienza unica al volante — ha spiegato — nata dalla nostra impareggiabile capacità di integrazione veicolare, che offrirà emozioni di guida inedite».
Elkann ha poi annunciato la nascita del “EnTech Alfredo Ferrari”, un polo educativo e tecnologico d’avanguardia che sorgerà proprio a Maranello e sarà inaugurato nel 2029, in occasione del centenario della Scuderia Ferrari. L’iniziativa, dedicata alla memoria del padre e del fratello di Enzo Ferrari, mira a formare le nuove generazioni di ingegneri e tecnici dell’automotive, contribuendo allo sviluppo dell’intera Motor Valley.
Nel suo discorso, Elkann ha ribadito più volte il concetto di unicità come tratto distintivo della Ferrari. «Il Cavallino è unico perché unisce tre dimensioni: eredità, tecnologia e competizione», ha ricordato, sottolineando come la passione per le corse, il design delle auto sportive e l’impatto culturale del marchio continuino a definire l’essenza dell’azienda.
Il presidente ha concluso con un tono personale e diretto: «Sono impegnato come presidente, come principale azionista e, soprattutto, come uomo che ha vissuto Ferrari come una passione per tutta la vita».
Ha poi ringraziato i dipendenti, gli investitori e la comunità Ferrari per la loro fiducia, ricordando che l’obiettivo è continuare a investire, innovare e costruire, sempre nel rispetto della filosofia del marchio: “Festina lente”, ovvero “affrettati lentamente”, a indicare una crescita costante e sostenibile.